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Kelly si toglie dal mercato e mette radici alla Juve: rifiutata ogni offerta da Premier e Super Lig

È scattata l’Operazione Rivincita. Dopo un primo semestre decisamente complicato e avaro di grosse soddisfazioni Lloyd Kelly sembra aver iniziato in maniera incoraggiante la nuova stagione. Quella che spera possa essere catalogata alla voce rinascita. In fondo, un anno fa di questi tempi, era stato uno dei pezzi pregiati del mercato svincolati, essendosi liberato a parametro zero dal Bournemouth per approdare al Newcastle che aveva superato la concorrenza di Liverpool, Tottenham, Milan e Juventus. Quella Vecchia Signora che qualche mese dopo l’avrebbe ingaggiato in prestito oneroso (3 milioni) con obbligo di riscatto (14 milioni più 6,5 di bonus) in caso di qualificazione a una coppa europea. Traguardo puntualmente centrato col quarto posto e il relativo accesso alla Champions 2025/26. Competizione che Kelly spera di vivere da protagonista, visto che il 3-4-2-1 targato Tudor sembra essere il modulo a lui più congeniale. Il difensore inglese, infatti, può giostrare da braccetto di sinistra, sfruttando la propensione alla partecipazione al gioco e al tempo stesso potendo contare sul supporto di altri due elementi nel cuore della retroguardia.

Kelly vuole solo la Juve

Se il buongiorno si vede dal mattino, il pre-campionato e in particolare l’ultima amichevole sul campo dell’Atalanta hanno visto il classe 1998 in crescendo. Ecco perchè Lloyd nelle scorse settimane non ha voluto ascoltare le sirene di mercato provenienti da Premier League e Super Lig turca, dove più di un club aveva manifestato interesse nei suoi confronti. In Inghilterra era stato soprattutto il Sunderland a farsi avanti prima del no del centrale che ha costretto i Black Cats a virare ora su Lucumì; mentre dal Bosforo si era mosso il Besitkas. Tutte proposte, immediatamente, scartate, anche per ritagliarsi uno spazio da protagonista in bianconero. In fondo essere catapultato a fine gennaio in un Paese nuovo, del quale non conosceva neppure la lingua non dev’essere stato facile. Così come l’inserimento in un campionato complicato come quello italiano e in una squadra in grande difficoltà come la Juve di Motta. Insomma, un cocktail micidiale e che gli è costato caro. Al Mondiale per Club, invece, ha fatto le prove generali per la nuova stagione, iniziando a prendere confidenza col ruolo ritagliatogli addosso da Tudor che lo vede come “braccetto mobile” della linea arretrata. Posizione in cui Kelly sembra poter sfruttare al massimo le sue doti tecniche e atletiche.

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