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Locatelli, l'Arabia e Comolli: l'offerta rifiutata, il rilancio, le scelte del mercato Juve

E adesso? Adesso si apre un nuovo scenario, un’altra suggestione. Coinvolge Manuel Locatelli, capitano della Juventus, e la pista araba, in particolare quell’Al Ahli che già a più riprese aveva aperto i canali con i bianconeri, però invano. Il primo sondaggio era arrivato per Nico, poi si è passati in rassegna sulle varie situazioni in uscita, da quelle più intricate come Vlahovic, alle più semplici da organizzare, tipo Arthur. E ora, ecco, l’occasione Locatelli, per il quale la prima proposta è stata di 25 milioni di euro, immediatamente rispedita al mittente. Messa così, non sembrano esserci margini per un nuovo affondo o per un diverso tentativo da parte del club saudita. Eppure, da quelle parti non hanno perso la voglia di provarci. Né il desiderio di farlo sul serio, di andare fino in fondo, perché tutti sono consapevoli della necessità bianconera di fare cassa per sbrogliare la matassa di un mercato che sembra totalmente intrecciato e soprattutto dipendente da tappi e blocchi, mai stappati e mai sbloccati.

La posizione della Juve

La posizione della Juve sul numero 5 è comunque chiara: è uno dei titolarissimi di Igor, è il giocatore al quale il club ha affidato la gestione in campo del nuovo corso, è il volto interno ed esterno, un riferimento per il gruppo. A prescindere dalle qualità tecniche, pur riconosciutegli, il prezzo non può essere quello. Anzi: 25 milioni sarebbero poco più della metà della cifra richiesta da Comolli, la cui base di partenza ad oggi sfiora i 40 milioni. Se l’Al Ahli dovesse arrampicarsi fin lì con l’offerta definitiva, allora se ne potrebbe eventualmente parlare, e anche il giocatore potrebbe drizzare le orecchie per un ingaggio da doppia cifra annuale. Un numero che potrebbe sortire più di un effetto, eccome.

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