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Kolo Muani, perché sarebbe un investimento totale da 130 milioni per la Juve: tutte le cifre

Sessanta milioni di euro per Kolo Muani non possono bastare. Douglas Luiz è oramai del Nottingham Forest - a titolo definitivo per 30 milioni - ma il ritorno del francese non si sblocca. Se è vero che la scorsa settimana la Juventus si era mossa rapida sul centravanti a prescindere dalla situazione Dusan Vlahovic, dall'altro lato il Milan sembrava ancora una possibilità più che concreta, da ultimi giorni. Nelle scorse ore il Paris Saint Germain ha chiesto 70 per il proprio numero ventitré, di fatto bloccando i bianconeri che preferirebbero acquistarlo per 45. La verità sta nel mezzo, cioè che evitare una minusvalenza (il costo storico è di 57) è l'obiettivo del PSG, mentre Damien Comolli deve far quadrare i conti: una permanenza del serbo graverebbe sui conti per 38, poi ci sarebbero eventualmente 12 di ammortamento di Kolo più una quindicina per lo stipendio lordo. Tradotto 65 milioni in un anno, tutte le entrate della Champions prosciugate per due attaccanti, uno fischiato dai tifosi - ma basterebbe poco, qualche gol, per ritrovare il feeling - e chi sarebbe il secondo più pagato della rosa, più di David e Bremer. Questione di opportunità e di bilancio: legarsi a Kolo Muani per cinque stagioni (un investimento totale da 130 milioni almeno) senza avere la certezza della prossima Champions può rivelarsi un passo più lungo della gamba. Lo si è visto con Arthur - per cui c'è l'opportunità Gremio - ma anche con Higuain in tempi meno recenti. Diverso sarebbe se il serbo trovasse una destinazione a lui gradita, ma la realtà è che dovrebbe essere una big. Di più, ci sarebbero da pagare le commissioni a Darko Ristic - che in quel caso porta l'offerta giusta - più una buonuscita per pareggiare uno stipendio che sarà inevitabilmente più basso.

La richiesta alta

Insomma, sono cifre esorbitanti ed è forse normale che la Juve possa rifletterci: meno comprensibile la posizione del Paris Saint Germain, a meno che non ci sia un'offerta dietro, visto che Kolo Muani si è allenato da solo ed è visto come un esubero da Luis Enrique. Può essere pretattica e le parti torneranno a dialogare, ma rispetto anche solo a ieri si respira decisamente meno ottimismo. Chissà che non sia l'effetto Boniface-Milan.

Zhegrova, operazione più semplice

Intanto continuano i contatti con l'entourage di Edon Zhegrova, più facile da raggiungere come numeri: 15 milioni per il cartellino - più bonus per arrivare intorno ai 20 - e uno stipendio da 2,5 milioni. Potrebbe quindi essere un investimento anche in prospettiva per un'eventuale rivendita dovesse fare particolarmente bene e comunque peserebbe il giusto. Chi rischia di sfumare definitivamente è Renato Veiga: il Villarreal ha presentato un'offerta da 28 milioni di euro, difficile da pareggiare senza altre uscite. Ceduto Douglas Luiz i problemi rimangono, in un puzzle che fatica a comporsi diversamente da quanto è già nelle sue posizioni. Anche perché gli altri tappi (Nico Gonzalez e Vlahovic) restano al loro posto.

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