TORINO - Quando il mercato non infiamma i tifosi, ci pensa una parolina magica: juventinità. Un bacino al quale la gente attinge sempre molto volentieri, a maggior ragione all’alba di una nuova stagione. Juventus-Parma, la sfida che inaugura il campionato bianconero, prevede un sicuro sold-out. Dunque, Allianz Stadium pieno come se fosse una gara di cartello. Mancano appena poche centinaia di biglietti da vendere, ma da qui a domenica c’è ancora tempo per completare l’opera e rendere lo stadio una bolgia. Un anno fa ci pensava la ricca campagna acquisti ad attirare le persone per Juventus-Como. L’esordio di Thiago Motta, sì, ma anche il battesimo per tantissimi giocatori arrivati a Torino.
Motta e l'entusiasmo spento
Il tempo ha spento l’entusiasmo, anche perché poche ciambelle di quella gestione sono riuscite col buco. Pure in tempi di carestia di risultati, però, all’Allianz Stadium la risposta del pubblico è sempre stata ruggente: dopo l’ultima gara casalinga di campionato contro l’Udinese, infatti, il club ha registrato il 17° sold-out su 19 partite. E, per la prima volta, con una media spettatori superiore a 40.000 - con il 91% degli ingressi - ovvero il miglior dato di sempre. Giusto per inquadrare il livello di pazienza della gente, ma anche l’indubbio appeal della Juventus per gli spettatori stranieri: in questo senso il marchio e la qualità della struttura fanno tutta la differenza del mondo. Il filo, dunque, non si è spezzato.
Tudor, identità Juve
Nonostante i pochi colpi di mercato: Jonathan David lo si può considerare tale, ma è arrivato molto presto (ed è una nota di merito), mentre Joao Mario certo non può infiammare la folla. Non adesso, almeno. Gli altri sono tutte conferme. Le due vittorie in amichevole contro Borussia Dortmund e Atalanta, però, hanno rassicurato il popolo bianconero. La squadra c’è, ha una precisa identità e segue Igor Tudor in tutto e per tutto. Già, Tudor. L’innalzamento del livello di juventinità in tutto l’ambiente - oltre ai maggiori poteri conferiti a Giorgio Chiellini nell’assetto dirigenziale - è dovuto in gran parte alla sua conferma. Dentro il gruppo squadra non poteva esserci miglior garante dell’allenatore.
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus