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Bologna, ora un rinforzo a centrocampo

Bologna è già pazza di Jonathan «Rocky» Rowe, e il Bologna ormai ha risolto anche gli ultimi dettagli mettendosi nelle condizioni di poterglielo regalare. Già, mancava solo un dettaglio tecnico per quanto riguarda il pagamento, ma all’atto pratico Bologna e Olympique Marsiglia erano già d’accordo su tutto. Precisamente a queste condizioni economiche, raggiunte mercoledì nel corso di una video-chiamata tra Pablo Longoria, presidente del club francese, e Claudio Fenucci: 17 milioni più 2 di bonus più 10% sulla rivendita. Su per giù la cifra che il Marsiglia aveva versato a suo tempo nelle casse del Norwich. E lo stesso avevano fatto il pomeriggio prima Giovanni Sartori e Marco Di Vaio con l’agente di Rowe, che sottoscriverà un contratto di 5 anni (o meglio 4+1) a 1,650 milioni netti a stagione. Certo, l’esborso che il Bologna sarà chiamato a fare per questo ragazzo inglese del 2003 nato e cresciuto nei dintorni del tempio di Wembley è di sicuro importante, sui 40 milioni lordi comprese le commissioni, e non a caso rappresenta l'acquisto più costoso fatto dal Bologna stesso negli anni, ma guai a dimenticare come Rowe sarà il sostituito di Dan Ndoye, un calciatore che negli ultimi mesi ha fatto la differenza e per il quale il governo rossoblù incasserà dal Nottingham Forest 42 milioni di euro (chiaramente netti in questo caso) più bonus più il 20% sulla futura rivendita. Della serie: bravi ma poi in fondo avete fatto il vostro dovere, sia per Italiano che per il popolo di Bologna.

Bologna, oggi arriva Rowe

Fenucci, Sartori e Di Vaio confidano che oggi Rowe possa sbarcare a Bologna per sottoporsi alle visite mediche, firmare il contratto e cominciare a lavorare a Casteldebole. Da solo per un paio di giorni, poi da lunedì con i suoi nuovi compagni, in modo da essere disponibile per la seconda partita di campionato, quella di sabato al Dall’Ara (ore 18,30) contro il Como. Se il Bologna ha pensato di far saltare l’affare dopo la rissa negli spogliatoi che ha visto come pugili lo stesso Rowe e Adrien Rabiot, ex centrocampista della Juventus? No, neanche per un attimo dopo che Sartori e Di Vaio hanno parlato non solo con Roberto De Zerbi, Giovanni Rossi e Medhi Benatia, rispettivamente tecnico, club manger e direttore sportivo del Marsiglia (che potevano anche dare una versione di comodo dovendolo cedere), ma anche con alcuni emissari inglesi che lo hanno conosciuto quando giocava nel Norwich. Tra l’altro poi c’è anche da sottolineare come Rowe sarebbe stato provocato dallo stesso Rabiot dopo la sconfitta del Marsiglia a Rennes, «qua c’è gente che in campo non ha assolutamente dato per quello che poteva e doveva». E’ evidente che una volta arrivato a Casteldebole, sia i dirigenti che Italiano gli parleranno chiaramente su quelli che sono i comandamenti da seguire e da rispettare sempre nel Bologna.

Bologna, sfuma Asllani. Serve un centrocampista

Intanto per quanto riguarda il centrocampista c’è da dire quanto segue. Cominciamo da un retroscena legato a Kristjan Asllani, finito al Torino: il Bologna aveva accettato la proposta dell’Inter avendo in quei giorni una trattativa aperta con il Sassuolo che voleva Moro, ma già la richiesta di 2 milioni fatta dall’agente del centrocampista albanese per l’ingaggio aveva messo di traverso Fenucci e Sartori. Poi è successo che Moro al Sassuolo è saltato e che il Bologna non se l’è sentita di proseguire il discorso, anche perché l’arrivo di Asllani avrebbe comportato la rinuncia a uno tra Moro e Pobega in Europa League, e ciò non sarebbe stato giusto. Morale: l’agente di Asllani ha potuto portarlo a questo punto al Torino di Marco Baroni, del quale cura anche gli interessi. Come d’altra parte aveva tentato di fare nel gennaio passato con Fazzini (pilotato un paio di mesi fa alla Fiorentina quando lo voleva anche il Bologna), già ceduto al Napoli da Corsi, portandolo alla Lazio, allenata allora dallo stesso Baroni. L’idea del Bologna è quella di regalare a Italiano un centrocampista giovane, dal 2003 in su, che non faccia lista in Italia e che accetti di non giocare l’Europa League. I capi rossoblù ci hanno provato con il gallese del Rennes Jordan James, 21 anni, ma ha detto no, ritenendo di avere pochi spazi nel Bologna. La ricerca continua.

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