Jonathan David partirà dal primo minuto contro il Parma. La Juventus di Igor Tudor inizierà con il centravanti canadese, segnando una linea di discontinuità netta rispetto al passato. Se è vero che Kolo Muani continua ad aleggiare tra le possibilità della prossima settimana, dall'altro lato la scelta è quella di un impatto forte con la Serie A per l'ex Lilla, preso a parametro zero e deputato titolare, almeno finché non se ne dovesse andare Vlahovic. Del resto, nel giorno della sua presentazione, l'attaccante aveva spiegato quale fosse il proprio obiettivo. «Sono venuto qui per aiutare la Juve a tornare a vincere, deve essere questa la nostra ambizione e darò sempre tutto me stesso. Ho scelto questo club perché ha grandi ambizioni e lo stesso discorso vale per me. Vorrei diventare uno dei migliori marcatori al mondo e penso che questo sia il posto giusto». Tradotto: c'è l'intenzione di lanciare un segnale, per chiunque sarà il suo prossimo antagonista in quella posizione, nonostante le tre competizioni da giocare.
David, il primo squillo
Sabato scorso, contro l'Atalanta, è arrivato lo squillo tanto atteso. Una girata in acrobazia che ha sbilanciato Carnesecchi per il temporaneo zero a uno nel Trofeo Bortolotti giocato a Bergamo. Non è dato sapere - per mancanza di Var - se l'incrocio delle righe fosse quello corretto, ma il gesto atletico ha acceso le speranze dei tifosi, dopo una partita non straordinaria nelle scelte. Dunque sarà David il vertice del tridente offensivo composto da Francisco Conceiçao sulla trequarti di destra e Kenan Yildiz nell'altra porzione di campo. A centrocampo sicuri di una maglia Cambiaso - a sinistra - poi Thuram e Locatelli, mentre Nico Gonzalez è in vantaggio su Joao Mario sulla destra. Dietro Bremer come centrale, più Gatti e Kelly a completare il reparto, oltre a Di Gregorio in porta, per una Juventus molto simile a quella vista nelle ultime tre amichevoli fra Borussia Dortmund, Next Gen e appunto Atalanta.
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