TORINO - La quiete prima della tempesta. Soprattutto sul mercato, perché la Juventus deve risolvere la situazione dei vari esuberi in otto giorni, entro le 20 del prossimo primo settembre. Partendo da Dusan Vlahovic, per cui si avvicina il momento da dentro o fuori: il Milan rimane sullo sfondo specie dopo l'indecisione su Boniface e non è detto che, in ogni caso, possa cercare di acquistare due attaccanti e non solamente uno. Lì però servirebbe una buonuscita importante per il centravanti e i suoi agenti, mentre la valutazione è di circa 35 milioni. Soggetta a decremento, perché è evidente che Igor Tudor preferirebbe avere Kolo Muani da alternare con Jonathan David, attualmente il titolare del reparto. Per il francese la richiesta (poco sotto i 70) continua a essere considerata troppo alta per una Juve che vorrebbe chiudere intorno ai 50 milioni, mentre l'accordo con il calciatore c'è già da tempo. Il Paris Saint Germain è infastidito da settimane per il prolungarsi della trattativa, ma non ha il coltello dalla parte del manico e probabilmente dovrà scendere a patti, aprendo a una cifra inferiore (oppure una formula differente).
Le alternative per l'attacco
L'alternativa Lois Openda non è certamente più semplice, visto che il Lipsia ha già ceduto Benjamin Sesko in questa estate e per Xavi Simons c'è il Chelsea che sta premendo. A liberare eventualmente il belga potrebbe esserci il ritorno di Christopher Nkunku che può essere un'occasione per chiunque in quest'ultima settimana (e durante la prima parte di 2025 era stato seguito dagli osservatori bianconeri).
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