**TORINO -** Entra, segna, esulta, ciao. In quattro minuti **Dusan Vlahovic** forse, e sottolineiamo forse, si è ripreso i tifosi della **Juve**. Partito dalla panchina e lì rimasto per quasi tutta la [sfida con il Parma](https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/2025/08/24-142734063/juve-parma_diretta_serie_a_segui_la_prima_sfida_di_tudor_live), segue e vive la partita senza poter dare il suo contributo. Poi all'80' Tudor toglie il suo rivale in attacco, David, e dopo quattro giri d'orologio Dusan lascia il segno, in barba ai fischi dei tifosi juventini nell'ultima amichevole giocata contro l'Atalanta. Non solo: dopo il gol segnato con un tap-in su invito di Yildiz, **Vlahovic "sfida" la sua curva allargando le braccia e guardando intensamente i sostenitori bianconeri**, che dietro quella porta hanno vissuto da vicinissimo ed esultato al 2-0 liberatorio.
**Un'esultanza dal denso significato** che arriva, appunto, dopo i fischi dell'ultima gara e durante giorni tesi, quelli legati al mercato e al suo futuro ancora in bilico. Tra il popolo bianconero c'è chi non vorrebbe vedere più Vlahovic con la maglia Juve, chi invece (pochi) continua a sostenerlo sognando una coppia d'attacco potenzialmente formidabile con David. DV9 non ci pensa e nel frattempo continua a spingere, a lavorare, a dare il suo contributo quando gliene danno occasione. E poi segna ed esulta con una dose di polemica, con un pizzico di rivincita, quella di chi vuole riconquistare i propri tifosi. O forse semplicemente quella di chi intende ribadire di che pasta è fatto.
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