La giocata di Yildiz è sciroppo d’acero per Jonathan David, che fa una cosa da grande centravanti in una partita da grande centravanti, perché fino a quel momento era stato inghiottito dalla densità difensiva del Parma, ma si trova al posto giusto nel momento giusto e con esterno vellutato la butta dentro. Cioè, quello che gli viene chiesto. E, in fondo, depurata da certe narrazioni epicotattiche, l’essenza del calcio non è un portiere che para, un difensore centrale che salva, un centrocampista centrale che crea e un centravanti che segna? La Juventus ne ha tre su quattro, perché un regista vero e proprio non ce l’ha, ma il salvataggio di Gleison Bremer su Pellegrino nel primo tempo è qualcosa che gli andrebbe contato come gol nella classifica cannonieri. Bremer è un gigante per quello che fa e per quello che fa percepire ai compagni, tanta sicurezza, e il suo ritorno non incide solo nella fase difensiva.
Vlahovic, ultimo gol con la Juve?
Poi, di centravanti che segnano, la Juventus ne sfoggia addirittura due contro il Parma e l’altro è Dusan Vlahovic, che potrebbe aver segnato l’ultimo gol in bianconero o chissà. Anche se risulta difficile pensare che un gol, seppure importante e pesante nel contesto della partita, possa cambiare le strategie e invertire i ragionamenti della dirigenza juventina. In compenso il 2-0, che mette al sicuro i primi tre punti della stagione, è frutto di una politica molto intelligente adottata da giugno in poi: nessuno dei partenti è fuori squadra. Per la serie: finché ti pago, ti uso. E Vlahovic dal primo luglio ha già incassato qualcosa come 6 milioni (fra spalmatura del bonus alla firma e stipendio), una piccola parte dei quali dovrebbe, forse, versare a Yildiz, per la precisione e la generosità dell’assist. D’altronde, il numero dieci juventino è il vero uomo della partita, quello che cambia il risultato con due assist meravigliosi, quello che si fa trovare ovunque dai compagni (anche in fase difensiva), quello che ha qualità superiori alla media della Serie A. Questo, che deve essere l’anno della consacrazione, è partito benissimo per Kenan.
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