Zaccagni e Rovella sono entrati nella lista dei convocati di Gattuso. Era previsto, non scontato. Il nuovo commissario tecnico ha richiamato Locatelli, campione d’Europa con Mancini nel 2021 e titolare con la Juve, lasciando a casa Ricci, un regista di riferimento per Spalletti. Era in preallarme anche Cristante, partito forte con la Roma di Gasperini. Stesso discorso per la fascia sinistra. Le prime apparizioni di Chiesa con il Liverpool avevano spinto il nuovo commissario tecnico a valutare il ritorno dell’ex attaccante di Fiorentina e Juve, rinviato tra ottobre e novembre se riacquisterà continuità e spazio in Premier. La novità è relativa al possibile impiego di Kean, un centravanti, defilato a sinistra, anche perché Rino chiederà al terzino sinistro (Dimarco o Cambiaso) di salire e spingere con forza, come succedeva ai tempi dell’Italia di Mancini con Spinazzola. Si va verso il 4-2-3-1, il 3-5-2 (declinato in fase difensiva) verrà archiviato o almeno congelato sino a quando non servirà un altro tipo di spartito.
Italia, Gattuso punta su Zaccagni
L’Italia, per provare a rimettere in discussione il primato della Norvegia e andare a caccia della qualificazione al Mondiale 2026 evitando i playoff (probabilissimi), dovrà vincere tutte le partite e segnare tantissimi gol. Non ci sono altre vie e soluzioni. Gattuso sposterà la Nazionale in attacco, si affiderà alle ali: non è mancato solo il numero 10 negli ultimi due anni, ma anche il dribbling e l’uno contro uno che un tempo apparteneva a Donadoni, Bruno Conti, Causio e Domenghini, tanto per evocare i mostri sacri della storia azzurra. Dunque ci sarà più spazio per la fantasia e la propensione offensiva. Se Politano e Orsolini si divideranno la fascia destra, sul versante opposto Zaccagni sembra l’unico titolare di cattedra nel ruolo, ma in gioco (oltre a Kean) potrebbe entrare anche Raspadori, in epoche precedenti utilizzato da finto esterno.
Italia, Rovella in regia con Locatelli
Il nuovo modulo dell’Italia, di sicuro, sembra disegnato su misura per i due laziali. Rovella è abituato a muoversi in un centrocampo a due. Nello scacchiere azzurro Nicolò si dividerà la regia con Locatelli. Barella, Frattesi, Tonali e Fabbian sono gli incursori e in lista sono entrati soltanto sei centrocampisti. Rovella era stato chiamato da Spalletti in ritardo, ma poi non è più uscito di scena, alternandosi con Ricci e lo juventino, escluso solo per infortunio a giugno. Il pupillo di Sarri si era presentato da titolare a Oslo con la Norvegia. Tra Estonia e Israele, ne giocherà una di sicuro. Gattuso prevede un turnover ampio, se non totale, tra le due partite.
Occasione per Zaccagni
Zaccagni non era stato convocato l’ultima volta soltanto perché aveva chiuso boccheggiando il campionato e si sarebbe operato alla fine di giugno per una forma di pubalgia che non riusciva a debellare con la terapia conservativa. Piaceva molto a Spalletti, deciso a tenerlo nel gruppo nonostante il modulo lo penalizzasse. Ora potrà avere più occasioni per incidere in azzurro. Il gol alla Crozia resta la perla assoluta della sua carriera in Nazionale. Sarri ha bisogno che torni al top in fretta. Il Verona, domani all’Olimpico, può essere l’occasione giusta per riabbracciare l’azzurro nel modo giusto.
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Italia