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Rinnovo Yildiz, cosa c'è dietro il silenzio: quelle garanzie Juve che Chiellini ha capito

Nessun passo in avanti, vero. Però neanche mezzo indietro. Perché è proprio come ha detto Giorgio Chiellini: ci sono le volontà, e queste bastano almeno a rassicurare le parti in causa, a decretare un futuro più plausibile di un altro, a dare ancora un orizzonte a Kenan Yildiz in maglia bianconera. Partire da qui è necessario per spiegare la fase di stallo in cui sia il giocatore che il club sembrano essersi un po’ incastrati. Da una parte, la società e lo sforzo (importante) che ha già messo in preventivo: l’obiettivo è permettere al calciatore un salto in avanti netto e impattante, portarlo a oltre 5 milioni annui così da renderlo uno dei giocatori con l’ingaggio più alto dell’intera squadra, sublimando di fatto i gradi di capitano (in questo momento, dietro Locatelli e Bremer, c’è il turco); dall’altra, ecco, c’è il talento, il numero dieci, quanto produce in campo e quanto raccoglie di conseguenza fuori dal rettangolo verde.

Yildiz e l'interesse dalla Premier League

Attenzioni e proposte, situazioni e ambizioni. Non è un segreto, del resto: mezza Premier League ha messo gli occhi su Kenan. L’ha fatto l’Arsenal, e a oggi sembra la squadra più avanti di tutte, pure in termini di preferenze; l’ha fatto il Chelsea, pronto a ricoprirlo d’oro con un ingaggio ben oltre la doppia cifra; ci sarebbe persino il Liverpool, nonostante la grossa, enorme spesa per Wirtz appena conclusa. Davanti alla possibilità Yildiz, poche big si tirerebbero davvero indietro. Forse nessuna. Messa così, il manico del coltello sembrerebbe dalla parte dello juventino, e invece continua a esserci margine per parlare, capirsi, in qualche modo venirsi incontro.

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