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Pogba, la fine dell'incubo è vicina: pronto a tornare in campo e c'è la Juve sullo sfondo

TORINO - Le agende di Paul Pogba sono piene zeppe di sbavature, correzioni. Di tante date segnate in rosso e poi cancellate dopo l’ennesima retromarcia, l’ennesimo ostacolo messo lì dal destino che si è accanito beffardo. Errori personali e sfortuna, correnti fortissime che si scontrano e danno forma a un maelstrom, un vortice che ha rischiato di trascinare a fondo il centrocampista francese. Ora, però, la luce in fondo al tunnel sembra vedersi sempre più larga e accecante, la fine dell’incubo. Questa volta, il circoletto sul calendario va a domani, 22 novembre, quando il Monaco affronterà il Rennes e potrebbe avere nella lista dei convocati anche Pogba. Chiaro che, anche di fronte ad un ritorno che sembra ormai imminente, dalle parti del Principato ci sia la massima cautela, espressa dal tecnico dei monegaschi Pocognoli: "Lo spero, ma l’ultima volta che l’ho detto si è fatto male di nuovo alla caviglia. Non farò previsioni. Tornerà quando sarà il momento. Quando è in campo vedo un uomo felice, concentrato sul rientro al massimo livello. Il mio ruolo è aiutarlo insieme allo staff. Solo rivederlo sorridere in campo sarebbe fantastico".

Pogba alla Juve, capitolo due: l'infortunio, la squalifica e l'addio

Fiducia, ottimismo, ma anche massima cautela perché, come detto, il percorso fin qui è stato eccessivamente ricco di ostacoli. E tocca premere sul tasto rewind e andare velocemente al luglio 2022: Pogba torna a Torino, abbracciato dal popolo juventino, sembra l’inizio di una storia d’amore che ha come colonna sonora “Amici mai” di Antonello Venditti, alla fine si rivelerà una pellicola spietata che non concede il lieto fine. Poche settimane dopo il suo ritorno alla Juve, mentre è negli Usa con la squadra, è costretto a fermarsi per una lesione al menisco laterale del ginocchio sinistro. Tenta la terapia conservativa, l’obiettivo è partecipare al Mondiale, ma la scelta non paga ed è costretto ad operarsi. È l’incipit di una storia che si conclude con 12 presenze e 213 minuti, un’inezia. In mezzo altri problemi fisici e la costante ricerca della forma migliore. In bianconero è anche l’ultima presenza in gara ufficiale di Pogba: 3 settembre 2023, Empoli-Juve 0-2, 28 minuti in campo. Il 20 agosto dello stesso anno si gioca la prima di campionato, Udinese-Juve. Il francese non scende in campo, ma è chiamato per i test antidoping di fine match. Verrà riscontrata la positività al Dhea, ormone steroideo. Ne consegue una squalifica di 4 anni, poi ridotta a 18 mesi dal Tas di Losanna che accoglie parzialmente la tesi difensiva del team legale di Pogba che si appella all’assunzione involontaria della sostanza. Il 15 novembre 2024, un altro punto e a capo, questa volta con la Juventus: non rientra più nei piani del club, c’è la risoluzione del contratto.

Il 28 gennaio c'è Monaco-Juve

A farne la cronaca sembrerebbe un semplice elenco di fatti negativi, ma ogni passaggio crea una piccola crepa. Non stupisce, quindi, che a giugno di quest’anno, quando viene ufficializzato il suo passaggio al Monaco, Pogba scoppi in lacrime: "Sono come un bambino tutto emozionato per il primo giorno di scuola". Ma ci vuole tempo per rimettere in strada una macchina - per quanto lussuosa e accessoriata sia -, che è stata ferma in garage per anni. Adesso, però, i giri del motore iniziano ad alzarsi e il ritorno di Pogba in campo esce dalla dimensione onirica per trovare concretezza. Il primo passo dovrebbe quindi essere contro il Rennes, mentre il destino strizza ancora l’occhio in maniera beffarda. Il 28 gennaio si gioca Monaco-Juventus, inutile dire quanto possa contare per Pogba scendere in campo contro la sua ex squadra.

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