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Da Dzeko all'ex Juve, chi gioca nella Bosnia che può sfidare l'Italia nella finale playoff Mondiali

Dai 22 anni del pilastro difensivo Tarik Muharemovic ai 39 del totem offensivo Edin Dzeko, ci sono due generazioni legate all’Italia nella Bosnia che il 31 marzo potrebbe trovarsi a contendere all’Italia un posto al Mondiale. Due generazioni collegate dall’atalantino Sead Kolasinac con i suoi 32 anni, altro elemento della squadra di Sergej Barbarez. Il ct bosniaco prima di pensare all’Italia o all’Irlanda del Nord dovrà però preparare la missione in Galles per la semifinale e in primis rimuovere i rimpianti per una qualificazione diretta al Mondiale stretta tra le mani per oltre un’ora. Il tempo passato tra il gol con cui martedì sera Haris Tabakovic al 12’ aveva portato la Bosnia in vantaggio sull’Austria a Vienna e quello con cui Gregoritsch al 67’ aveva firmato il pareggio e sigillato il primo posto austriaco nel gruppo H, con 19 punti contro 17. Diciassette punti conquistati grazie a 17 gol segnati e 7 subiti in otto partite, che testimoniano l’equilibrio di una squadra capace sia di difendersi che di attaccare, preferendo comunque lasciare l’iniziativa agli avversari: 49,5% il possesso palla medio in un girone che comprendeva anche Cipro e San Marino, nettamente inferiore a quello avversario in tre delle quattro partite contro Austria (43% in casa e 34% in trasferta) e Romania (40% in trasferta e 62% in casa, con i romeni però in 10 dal 68’).

Bosnia molto fisica, ecco come gioca

Recuperata la palla, la Bosnia per ripartire utilizza anche il lancio lungo, sfruttando l’abilità di Dzeko nel difendere il pallone e far salire i compagni. Per giunta ultimamente Barbarez ai 193 centimetri del viola sta affiancando i 196 di Tabakovic, alzando ulteriormente la statura media di una squadra molto fisica. L’attaccante del Mönchengladbach, titolare a Vienna, subentrato all’intervallo contro la Romania sabato e titolare nell’amichevole con Malta del 12 ottobre, ha segnato un gol in ciascuna delle tre partite e si candida così a un posto da titolare anche per i playoff. Quando in teoria accanto a Dzeko nel 4-4-2 della Bosnia (o alle sue spalle nel 4-2-3-1), dovrebbe tornare Demirovic dello Stoccarda, alle prese con una microfrattura al metatarso del piede sinistro che lo terrà fuori fino a metà gennaio. Alle spalle delle due punte o della punta e del trequartista (per questo ruolo entra in ballo anche Gigovic, 23 anni, dello Young Boys) la certezza è rappresentata dai centrali di centrocampo Sunjic, del Pafos, e Tahirovic, del Brondby, uomini d’ordine e robusta diga davanti alla difesa, 185 centimetri il primo e 191 il secondo.

Occhio all’emergente Alajbegovic

Sulle fasce i titolari dovrebbero essere Bajraktarevic a destra, 20 anni, del Psv, e Memic a sinistra, 24, del Viktoria Plzen. Ma occhio all’emergente Alajbegovic, 18 anni, del Salisburgo. In difesa Muharemovic si è imposto sul centro sinistra, accanto a Katic dello Schalke, mentre sulle fasce agiscono Kolasinac a sinistra e Malic dello Sturm Graz a destra. Tra i pali l’esperto Vasilij del St Pauli.

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