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Calciomercato Juve da panico, la decisione per gennaio è presa: Comolli irremovibile su come agire

Guai a volare con la fantasia, guai ad andare oltre coi sogni: a gennaio si farà quel che si può, e la Juve l’ha già chiarito internamente ed esternamente. Cioè: nessuna spesa ingente, se non supportata da cessioni più o meno importanti, che a oggi sono comunque impronosticabili. E allora? Allora si procederà con acquisti mirati, guizzi che avranno un certo range in cui far quadrare innanzitutto i conti, poi le necessità della squadra. Come sempre, è un gioco di equilibrio: dovranno sottoporcisi un po’ tutti, a partire dal prossimo direttore sportivo. Sul quale il countdown sta arrivando nella sua parte finale, e a confermarlo ci ha pensato anche Giorgio Chiellini.

L’ultimo step è il percorso che dovrà compiere con ogni probabilità Marco Ottolini, ex ds del Genoa e primissimo nome nelle preferenze juventine, pronte ad affinarsi anche in tema di calciomercato. Del resto, un mese e si parte. E non è un segreto che la Juve voglia innanzitutto aumentare la qualità del centrocampo, andando alla ricerca di un giocatore magari di esperienza e soprattutto in grado di giostrare la manovra, di dettare i tempi e il ritmo della squadra. Da mesi ha sul taccuino Xhaka, proposto in estate e successivamente finito al Sunderland quando poteva addirittura essere un’occasione. Può tornare di moda, come di moda c’è Mendoza.

Nuove dinamiche: impossibile replicare grandi manovre

Anche perché le dinamiche sono cambiate, come gli obiettivi finali, come le necessità più stringenti, e lo svizzero ha costi abbordabili e quel pedigree che convincerebbe un po’ tutti e Spalletti in primis. A prescindere, Comolli ha fatto trapelare un messaggio, persino tra gli addetti ai lavori: non sarà possibile replicare le grandi manovre di un anno fa, quando a gennaio i bianconeri erano riusciti a strappare i prestiti di Kolo Muani e Veiga (con la promessa di riparlarne a Mondiale finito), oltre agli acquisti di Kelly - solo inizialmente a titolo temporaneo - e Alberto Costa. Perciò: massima attenzione alla selezione, procedere in maniera repentina, e soprattutto non preoccuparsi solo dell’oggi e ragionare pure verso il domani. No, non sarà un calciomercato di prestiti e promesse, ancor meno di impegni economici che potrebbero poi gravare sugli esercizi successivi.

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