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Agnelli, rieccoci! Squalifica terminata: cosa può fare ora e i piani dell'ex presidente Juve

Trentaquattro mesi dopo, rieccoci. Andrea Agnelli ha scontato la sua inibizione, iniziata dal gennaio del 2023 e comminata dal Tribunale Figc. L’ex presidente era stato condannato inizialmente a 24 mesi di inibizione il 20 gennaio 2023 per il caso plusvalenze, ricevendo inoltre una seconda condanna a 16 mesi - poi ridotti a 10 dalla Corte d’appello - sulla cosiddetta manovra stipendi. Chiuso questo capitolo, Agnelli potrebbe nuovamente avere ruoli all’interno di Figc, Uefa e Fifa, sia se fosse coinvolto in un club, sia se dovesse essere direttamente coinvolto nelle istituzioni. Al momento, non sembra essere questo il destino di Andrea, che lo scorso 22 settembre aveva così commentato la fine del procedimento penale e il conseguente patteggiamento, rivelando inoltre i piani futuri.

I piani futuri di Agnelli

«Il mio amore per la Juventus resta totale e immutato, così come il mio legame con l’Italia e, in particolare, con Torino, la mia città - le parole dell’ex numero uno juventino -. Il mio impegno di investitore sul tema della transizione energetica prosegue grazie allo sviluppo del FIEE, Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica, che opera da quasi dieci anni, sotto la guida di un management esperto». Intanto, per il quarto anno consecutivo, la holding di Agnelli ha chiuso il bilancio in utile, con un risultato netto positivo di 308mila euro, con ricavi in crescita a poco meno di 325mila euro. E il domani? Ad Amsterdam. Con la famiglia. E poi chissà. «Qui abbiamo deciso di stabilirci e qui costruirò i miei progetti futuri». Lontano dal calcio, per il momento.

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