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Spalletti, conferenza Fiorentina-Juve: tutte le dichiarazioni in diretta

C'è grande attesa per il rientro in campo dopo la sosta per la nazionali e, in casa Juve, Spalletti ha lavorato, pur senza i giocatori in giro per il mondo, per preparare al meglio la sfida contro la Fiorentina. Una trasferta insidiosa per i bianconeri perché, nonostante l'ultimo posto dei toscani, non è possibile sottovalutare le qualità della squadra viola che proprio prima della sosta ha cambiato allenatore portando Vanoli a sostituire Pioli. Proprio l'ex Toro è chiamato a risollevare le sorti della Fiorentina e, dopo lo 0-0 col Genoa, vuole dare una sterzata anche in casa, al Franchi. Un cambo difficile e complicato, dove la Juve dovrà scendere in campo con il giusto atteggiamento per portare a casa punti e dare continuità alle ultime prestazioni. Tanti dubbi per Spalletti: a partire dal modulo fino ad arrivare alla condizione di alcuni giocatori come Vlahovic, tornato acciaccato dalle gare con la Serbia, e il dualismo tra Conceicao-Zhegrova, quest'ultimo sta ritrovando la sua condizione migliore e il tecnico ha speso parole importanti per lui in passato.

Spalletti in conferenza

Spalletti inizia così la sua conferenza parlando delle ultime settimane e dei nazionali: "È chiaro che abbiamo lavorato senza molti giocatori a disposizione ma con queli che avevo abbiamo approfondito delle cose che ritengo importanti. Già nell'allenamento di ieri ho visto qualcosa di nuovo rispetto alle richieste ed è bello vedere questa disponibilità da parte loro. Qui sono super organizzati: vanno a raccattare i calciatori negli spogliatoi e te li consegnano a domicilio, meglio di così non si può chiedere. Nonostante qualcuno avesse anche 10 ore di volo, ieri ci è voluto essere e ha fatto allenamento. Dovevamo stare attenti alla somma delle partite in Nazionali, qualcuno ha fatto differenziato ma oggi abbiamo tutti a disposizione".

Sui numeri offensivi e le difficoltà degli attaccanti: "Si è vero, si fa sempre riferimento ai numeri. Il lavoro vero è quello di riuscire a trovare una stabilità nostra dove appoggiare la forza della squadra. È più andare a cercare qualcosa con i giocatori per stare sopra questa riga. Ed è quello che io ho detto a loro che sono in linea di quel che pensavo di loro e ho visto, Io sono contento di aver trovato quel che speravo. Abbiamo tante cose e sono importanti. Quello che per il momento è l'attenzione che ci dobbiamo porre dentro è saper riconoscere i momenti e metterle in pratica nei momenti giusti. Perché noi abbiamo quasi tutti".

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