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Spalletti: "Koopmeiners e difesa a 4, la verità. Yildiz è la fucilata nella notte. La Juve sosterrà l'Italia"

Spalletti e i segnali di crescita

Sul concetto il tecnico prosegue: "Noi abbiamo delle qualità e le dobbiamo sapere, senza lasciarci travolgere da quelli che sono alcuni periodi che si possono attraversare. Alcune qualità che ti viene il dubbio di averle o meno perché i numeri dicono quello, soprattutto riconoscere i momenti all'interno della partita per avere quel tipo di qualità. È sempre un lavoro di comportamento di blocco squadra. In questo momento della partita la squadra cosa deve fare? Dove deve andare? Come comportarsi? Questa è la cosa più difficile ma si lavora soprattutto su questo".

La sfida con la Fiorentina

Sulla Fiorentina: "Ci sono già stato e la conosco bene. Nel mio passato di vita ne ho consumato parecchie lì. Accetterò qualsiasi cosa mi troverò davanti, ma poi entrerò in campo da allenatore della Juve. È chiaro che per l'amore di questo dobbiamo dare il meglio di noi stessi e andrò dentro alla ricerca di quello che fa, o farebbe, l'allenatore della Juventus. Io ho sempre rispettato tutti, non ho debiti con nessuno a livello morale. Sono sereno a essere allenatore della Juve anche dentro lo stadio di Firenze. Mi aspetto una grande partita dai miei calciatori perché lì non troveremo solo una squadra al massimo delle possibilità, ma una città intera che darà il massimo. Sarà una partita difficile per noi. Al di là di tanti discorsi, noi raccontiamo quello che produciamo nelle partite, mi aspetto questo dai calciatori. Che si faccia vedere che siamo gente da Juventus, professionisti da Juventus".

Il ruolo di Koopmeiners

Su Koopmeiners Spalletti risponde così: *"In generale non è il ruolo che cambia il grande calciatore perché porta sempre il suo stile di gioco ovunque lo metti. Lui fa vedere che conosce anche quella situazione. Un calciatore moderno si adatta al calcio e alla partita. Dobbiamo capire dove sfruttare le sue qualità. In queste 3 partite ha fatto vedere le sue qualità, ma se faccio un passo indietro è stato bravo anche nella zona di campo dove credevo avesse più difficoltà come lo faceva giocare Gasp da incurosore e quindi spalle alla porta. Lui è meglio se la vede la linea dei difensori davanti perché sa andare ad imbucare. Sono contento che abbia risposto in questa maniera qui, non era scontato tirasse fuori questa personalità perché salire, accorciare la squadra... dà un contributo anche dal punto di vista di esperienza e personalità alla squadra. Noi abbiamo recuperato difensori forti, e li abbiamo a disposizione, parlo di Kelly e Cabal, per cui ci può essere la possibilità anche di vederlo a centrocampo, perché no?"*.

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