Mai banale Cesc Fabregas. Il tecnico del Como ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla sfida di campionato contro il Torino. Come di consueto tanti i temi affrontati dallo spagnolo: dal caso Alvaro Morata passando ad Assane Diao con la questione infortuni e Coppa d'Africa. Senza tralasciare ovviamente la partita da affrontare lunedì contro al squadra di Marco Baroni, nella quale i biancoblù proveranno a ritrovare il successo dopo due 0-0 consecutivi (contro Napoli e poi nell'ultima prima della sosta col Cagliari).
Como, verso il Torino: parla Fabregas
Così l'allenatore dei lariani sulla sfida ai granata: "Le partite vanno sempre affrontate dando tutto. Se ci si convince che sarà complicata, allora lo diventerà davvero. Dobbiamo provare a vincere mettendo in campo le nostre qualità e il nostro gioco, ma con un atteggiamento più ambizioso, cercando di ottenere più punti di quelli raccolti finora. Contro la Cremonese abbiamo avuto diverse chance per raddoppiare, a Napoli il rigore non sfruttato, a Cagliari tre o quattro occasioni per segnare: dobbiamo gestire meglio queste situazioni senza rinunciare alla solidità difensiva".
E ancora: "Il Torino utilizza il 5-3-2, ha difensori di esperienza; Asllani viene dall’Inter ed è reduce da un gol (in nazionale, ndr), Casadei lo conoscete, arriva dal Chelsea. Che Adams è un elemento di livello internazionale, mentre Ngonge è un giocatore in grado di fare la differenza, campione d’Italia con il Napoli, e lo apprezzo molto. È una squadra ben organizzata, guidata da un grande allenatore come Baroni. Anche il contesto, con stadio e tifoseria, è molto caldo. Dovremo andare lì con entusiasmo, ma al tempo stesso con la massima attenzione, soprattutto dopo la pausa per le nazionali".
Pochi gol in Serie A
Sul fatto che in questo campionato si stia segnando poco, Fabregas spiega: "Vincere in Italia è estremamente complicato. Non è solo una mia opinione: molti addetti ai lavori, anche allenatori impegnati in Champions League, me lo confermano e spesso mi chiedono che cosa abbiamo fatto o che tipo di squadra siamo. Qui segnare è difficile, per il modo in cui ci si difende. Portare a casa i tre punti è complicato, il campionato è molto competitivo. E per trovare il gol, in avanti servono idee molto precise".
C'è qualche esempio da seguire però: "Per me i*l Bologna rappresenta un esempio chiaro di come si debba giocare e attaccare nel nostro campionato. Non si può paragonare il calcio di oggi a quello di qualche anno fa: il contesto è cambiato. Oggi non ci sono molte squadre davvero dominanti, a parte l’Inter, che in Serie A riesce a imporsi con continuità. È evidente che abbiano grande qualità sotto tanti aspetti e in diversi reparti del campo. Noi, intanto, continuiamo a lavorare per trovare nuove soluzioni*".
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