"Sarà una serata meravigliosa, una rivalità storica. Ero partito bene nei derby, poi ne ho persi quattro". Così Massimiliano Allegri presenta la sfida contro l'Inter valida per la 12ª giornata di campionato. Alle ore 20.45 di domenica 22 novembre, a San Siro andrà in scena la riedizione 2025 del derby della Madonnina. Un'edizione che nulla condivide con i precedenti della scorsa stagione, quando un Milan spaesato e ostaggio di una crisi mai risolta uscì imbattuto da tutti i confronti aggiudicandosi 3 match su 5. Dapprima il 2-1 all'andata di campionato, poi la rimonta per 3-2 in Supercoppa Italiana a inaugurare la gestione Conceicao e a rilanciare le aspetattive sul resto della stagione (poi disilluse), seguita dai pareggi per 1-1 al ritorno in Serie A e all'andata di Coppa Italia. Infine, il 3-0 al ritorno di Coppa che sabotò la missione triplete di Inzaghi (anzi, "quadruple con il Mondiale per Club", cit.), anche lui poi destinato a lasciare una Milano ammutolita dal trauma di Monaco. Ma ormai è acqua passata. Il Milan di Modric e Rabiot si presenta al 245º derby con le ritrovate aspettative da scudetto portate in dota a Milanello da uno che il tricolore lo ha conquistato 6 volte, il primo dei quali alla guida dei rossoneri nel 2011. La classifica vede infatti l'ex tecnico della Juve con 22 punti e un ritardo di sole 2 lunghezze dall'Inter capolista, che dopo un avvio preoccupante ha subito raddrizzato il tiro e cominciato a far ricredere i più scettici sulle doti di Cristian Chivu, chiamato ad Appiano Gentile nonostante un'esperienza di tre mesi da primo allenatore maturata a Parma a partire dal 18 febbraio. Insomma, il derby di Milano torna con nuovi protagonisti e con in palio 3 punti utili a mandare un forte segnale alla concorrenza.
Allegri: "Io all'Inter? Ho deciso nella notte "
Queste le parole di Allegri in conferenza stampa: "Affrontiamo una squadra che è molto forte, favorita per lo Scudetto assieme al Napoli, che ha vinto 11 delle ultime 12 partite, segnando 28 gol e prendendone 7, con un grande attacco, giocatori esperti e fisici. Noi dovremmo fare una partita tecnicamente molto valida e, soprattutto, essere un pochino più attenti, non come nel secondo tempo di Parma. Domani inizia il periodo che ci dovrà portare a marzo, quando ci sarà la sosta per la nazionale che spero vada ai Mondiali, in cui dovremo giocarcela per le posizioni finali. Al momento le partite sicure sono 20, se saremo bravi dovranno diventare 22. Ornella Vanoni?
La seguivo, è stata una donna meravigliosa, ironica, simpatica. Lei milanista, anche se ultimamente simpatizzava per Bonny. Noi bene con le altre big? La fiducia ce l'ho a prescindere da Parma e dagli altri big match. Affrontiamo una squadra forte, ma noi lavoriamo per queste partite. Il campionato è ancora lungo. In una settimana può cambiare la classifica in un attimo. L'obiettivo è essere tra le prime quattro. Lo stage di Gattuso? Rino sta facendo un buon lavoro, credo sapessero che se la sarebbero giocata allo spareggio. Se ci dovremo fermare, sarà un vantaggio per la Nazionale". Allegri ha poi risposto sull'opportunità in passato di accettare la proposta dell'Inter: "Lo sanno tutti, c'è stato l'anno in cui sono tornato alla Juventus che in una notte ho dovuto prendere una decisione: andare alla Juve, andare all'Inter o andare al Real. Con il presidente Marotta ci siamo tolti grandi soddisfazioni, sta facendo un gran lavoro all'Inter. Per vincere le partite bisogna essere pragmatici e concreti".
Allegri: "Ecco la differenza fra Inzaghi e Chivu"
"L'Inter è una squadra forte e ed è in un ottimo momento, così come noi. Conosciamo le loro qualità: è quella che in Italia tira di più ed è quella che concede meno. Nelle grandi partite sono i dettagli che fanno la differenza. Rabiot? Gioca. La differenza di rendimento con le piccole? Spiegarlo è difficile. Ogni partita è diversa. Ci sono stati episodi ed errori su cui dobbiamo lavorare. I punti che abbiamo fatto sono quello che meritiamo. Nei primi minuti con la Roma abbiamo sbagliato molto tecnicamente, però con il Napoli abbiamo battagliato senza perdere la concentrazione. L'unica cosa che dobbiamo fare è migliorare. Che l'Inter giochi per vincere è normale, così come faremo anche noi. L'Inter è la favorita del campionato, come ormai da cinque anni. Leao e Pulisic insieme? Mi aspetto da loro come da tutti. Domani indisponibili Athekame per un problema al soleo e Gimenez per la caviglia. Gli altri stanno bene. La differenza con l'Inter di Inzaghi? Ossatura è più o meno la stessa. Chivu sta facendo un ottimo lavoro: per essere alla prima esperienza, sta facendo un bel lavoro. Si nota che sono un gruppo compatto. La differenza con Inzaghi? Poca, i giocatori più o meno sono gli stessi".
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