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Un tempo di cuore e grinta, la Fiorentina ferma la Juve e riparte

**Pazienza, lettore. Pazienza**. Non è mai facile commentare _questa_ partita. Subentra sempre qualcosa di viscerale, di ancestrale, atavico, un po’ come il toro della corrida di fronte al colore della muleta, _quei_ colori mi fanno lo stesso effetto, _quegli_ interpreti anche (**e magari qualcuno in particolare anche di più**), _quei_ tifosi peggio ancora, riesco a conservare a malapena la mia antica briciola di simpatia più che altro campanilistica per _quell’_allenatore lì, e Dio mi è testimone di quanto l’avrei voluto a più riprese da quest’altra parte.

**Ma comunque, eccoci. Un passettino. Che non muove la classifica, sempre dolentissima,** se non paurosa, e le partite di domani e lunedì potrebbero, Dio non voglia, perfino peggiorarla, senza contare gli zero sconti zero che si appresta a offrire il calendario. Però un passettino. Cura Vanoli, i giocatori son sempre quelli. **Certo, un tempo buttato via in una serie di nulla cosmici, esclusa la bordata di Kean che ha mezzo schiodata la traversa,** e un paio di ciabattate nel finale che potevano aver sorte migliore. Prima della sciagura del 45+5’.

Già, recupero lunghissimo: il sempre ringhioso Doveri, decisamente sul viale del rapido tramonto e l’ha ben dimostrato anche al Franchi, ha fermato il gioco più di una volta. Beh, i**n partenza, nemmeno un quarto d’ora, c’era stato lo stop Var per il rigore fischiato appunto con determinatissima sicurezza, no scusate, sicumera** dal trilletto romano prima di accorgersi, ben richiamato da Guida al video che il fallo l’aveva fatto Vlahovic. Per inciso: quell’azione lì, poi una fuga en solitaire solo davanti a De Gea, poi rimontato e chiuso da Pongracic.

Tanti fischi, tutti meritati per atteggiamento.

**Ma sempre nella prima parte, il maresciallo Doveri ha fermato tutto e tutti più volte causa cori razzisti.** La FerroFiesole continuava a dare dello zingaro appunto all’ex centravanti viola. E’ successo anche dopo il mancato rigore, e lì siamo andati vicini allo stop della gara; peggio ancora, **a Ranieri che è andato sotto curva a chiedere di smetterla è piovuto addosso un uragano di fischi.** Tutta nostrana, **la strategia idiota dell’offesa, da dimostrare che serva a qualcosa se non a perdere le partite a tavolino**, in piena era di – tavolta ipocrita – politicamente corretto. E sai che soddisfazione, **sai che tornaconto: offendi, e becchi bastonate.** Ma se si provasse, come fanno in tanti paesi “civili” a sostenere i propri e rizzati? Sì, magari qualche sfottò contro i tifosi alieni – il _contado_ toscano che tifa Gobbo non si può vedere – ma poi basta, dai, proviamo a crescere.

**A crescere ci ha provato la Fiorentina,** in quella che un tempo sarebbe stata la _Madre Di Tutte Le Partite_ ma questa volta, con l’acqua alla gola, andava vista con altri occhiali. Nel primo tempo la Fiorentina li ha lasciati sulle panche dello spogliatoio, quegli occhiali. **Solito nulla senza pane, giro palla sempre drammaticamente lento e asfittico e scialbo e insulso e limitato, palla indietro fino a De Gea per non sapere da che parte rifarsi,** soliti passaggi laterali a cercare chi poi non c’era o si chiudeva in mezzo a selve di maglie avversarie, e a volte nemmeno selve, ne bastava uno solo per interrompere **trame senza guizzo, senza movimento, senza fantasia.** La solita Fiorentina, insomma, delle precedenti undici di questa sciagurata stagione. **Tranne Kean, una vera furia da ex.** Sgroppa e mette in mezzo palla ma Piccoli non aggancia, ed è praticamente quasi l’unica che sfiora nella sua ora di partita.

Un altro segno che si tratta di due entità distinte non coabitanti. **Sgroppa sempre da destra, Kean, e spara un siluro che ancora la traversa vibra** dopo qualche ora, pallone beffardo che torna in campo e se lo pigliano. Poi ciabatta altissimo di mancino, poi scappa bene a sinistra e però si perde, poi chiederà nella ripresa a Di Gregorio un mezzo miracolo su un rasoterra che magari chiedeva più ovomaltina, quella che dà forza. **Insomma, lottatore furibondo e scatenato, qualche volta egoista, poi però anche abile** a rubare un rimpallo tipo basket e porgere a Mandragora che con il suo incredibile missile pareggia i conti.

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**Sì perché, torniamo qualche passo indietro, la Juve era passata avanti al +5’ del lunghissimo primo recupero**, per una dormita collettiva della retro viola. In particolare dei centrali, Pongracic il primo, fermi invece di uscire davanti a Locatelli che tira ribattuto, palla a Kostic, siluro da 30 metri e palla nel sacco, ma **l’hanno fatto comodamente tirare, e De Gea forse poteva di più.** Sintesi, la sciagura del 45+5’, di un primo tempo con troppa solita Fiorentina, e qualcuno anche peggio.

Prendi **Pablo Mari, partita disastrosa, e sì che Vlahovic non ha portato a casa nulla, ma gli è scappato, l’ha fatto dannare e commettere falli.** Prendi **Sohm, uscite-disastro e palle velenose regalate**. Prendi **Dodo, ancora una volta nulla di nulla, lisci clamorosi, pallate a caso, lanci in out, sgroppate inconcluse**. Resta negli spogliatoi, si parla di solenne bocciatura, verrà fuori che c’è un risentimento muscolare, chissà. **E poi Fagioli.**

Cuce e tanto, ma sempre nei tre metri, record di palle indietro, mai l’invenzione, mai il tracciante o la palla che filtra, certo là davanti di densità ce n’è sempre pochina, anche a tentare forse non avrebbe avuto esito. Ma a tentare. Sull’altro fronte il gioco lo comanda Locatelli: ci fu un tempo in cui pareva vicino a traslocare sull’Arno, se ci penso ho un travaso di bile. **E poi comunque in genere imprecisioni, contrasti mollicci, ritardo su possibili anticipi, errori** di tecnica individuale anche marchiani. Mah.

**Poi però lo scenario cambia, la Fiorentina è un’altra, anche le gambe sembrano reggere meglio**, cuore e movimento, certo sempre in attesa per poi ripartire, e magari soffrire perché hai sempre paura del fallo in area, dello sgambetto, del pallone vagante che capiti su un piede buono, perché la difesa continua a uscirne male, a fare errori, a soffrire la pressione. **Però non è che la Juve poi vada a conclusioni di pericolosità drammatica, tolta la zuccata di McKennie** – gli manca un giallo, sergente Doveri, e non è la sola "svista" della serata – su cui De Gea si avvita per cacciarla oltre la traversa, e siamo già nel finale, loro paiono più freschi, l**a Viola paga i dieci minuti di sfuriata prima del 60’ dove nascono mischioni in area bianconera e Kean liscia un pallone al volo in piena area**, e Pablo Marì continua con i suoi disastri.

**L’uno a una, alla fine, appare giusto, certo potevano esser sfruttate meglio alcune occasioni,** ma già il fatto di essere arrivati diverse volte al tiro è indicativo, e intanto Parisi ha smesso di fare disastri anche lui, e Fortini e Kouadio si son meritati qualche bella dose di applausi.

**Ecco, ora avanti su questa linea. Già giovedì, arriva l’Aek per la Coppetta**, c’è da recuperare lo scivolone di Mainz e questi in classifica viaggiano alti, sono terzi, domani potrebbero essere secondi o ancora terzi ma a sole tre lunghezze dalla prima, è campionato greco, certo, ma non è che il livello sia poi tanto peggio, e comunque garra ce n’è abbastanza, e esperienza internazionale anche. **E poi Bergamo e Sassuolo, altri due turni lontano dall’Arno. Squadre per ora lontane anni luce, in classifica**. Ma se la Viola è quella del secondo tempo anti-Juve, grazie Vanoli.

**FIORENTINA (3-5-2):** De Gea; Pongracic, Pablo Marì, Ranieri (82' Viti); Dodò (45' Fortini), Mandragora, Fagioli, Sohm (60' Ndour), Parisi (69' Kouadio); Piccoli (60' Gudmundsson) Kean. A disp. Martinelli, Lezzerini, Comuzzo, Dzeko, Nicolussi Caviglia, Richardson, Fazzini. All. Vanoli

**JUVENTUS (3-5-2)**: Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; Cambiaso (76' Conceicao), McKennie, Locatelli, Thuram (65' Miretti), Kostic (65' Cabal); Vlahovic (87' David), Yildiz (87' Openda). A disp. Scaglia, Gatti, Joao Mario, Rouhi, Adzic, Zhegrova, Pedro Felipe. All.: Spalletti.

**ARBITRO**: Doveri, assist. Vecchi-Fontemurato; quarto uff. Marchetti; Var Guida-Fabbri

**RETI:** 45+5’ Kostic, 48’ Mandragora

**NOTE**: ammoniti 7' Fagioli, 42' McKennie, 84' Mandragora, 84' Cabal, 93' Miretti; angoli 7-3 Fiorentina; spettatori 22.346

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