"Yildiz? La domanda è un'altra"
Ha parlato di cambiamento. Se l’aspettava già a Firenze? «Sì, almeno qualcosa. Al momento non ho visto granché di differente: sto vedendo la Juventus di Tudor. E ci sono rimasto un po’ così, evidentemente Spalletti non ha avuto troppe sicurezze e ha optato per l’usato sicuro».
Cosa si aspettava? «La Juve a 4 dietro, di vedere un 4-3-3 o un 4-2-3-1. Ma Luciano ha uno staff super preparato, avrà analizzato a 360 gradi la situazione, cosa fare e cosa non fare. Ho notato qualche rotazione più particolare, ma limitato lì, in un contesto comunque legato al lavoro di Igor. Magari già in Champions cambierà qualcosa. E mi aspetto che Koopmeiners torni a centrocampo».
Bisogna preoccuparsi del calo di Yildiz? «*Yildiz a me piace sempre. E deve stare comunque in campo. A Firenze si è visto in una strappata di 60 metri, poi ha sbagliato il passaggio, però è questo giocatore qui: super talentuoso. Adesso sembra stanco, non è brillantissimo. Piuttosto, tocca fare un’altra domanda...*».
Quale? «Chiediamoci e cerchiamo di capire il calo generale di tutta la squadra. Quali possano essere stati gli errori, la preparazione cambiata, le eredità del Mondiale per Club: sono tutti fattori. E un fattore sarà di nuovo pure Kenan, di cui la Juventus ha totale bisogno».
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