corrieredellosport.it

Juve, David e Openda sono due casi: la situazione

Due bomber, 44 milioni spesi (più 12 di commissioni), un gol in tutto. Una delle ragioni del (finora) mancato decollo della Juve la si trova in attacco. I bianconeri segnano con il contagocce - 15 gol in 12 giornate, non erano così pochi dal 1999-2000 - e questo è un trend che dura da troppo tempo ma nella crisi del reparto - 6 reti in meno rispetto ai 21 della stessa epoca della gestione Thiago Motta - c’è il doppio caso dei due grandi acquisti dell’estate che sono spariti dai radar. Il riferimento è a Jonathan David e Loïs Openda. Che fine hanno fatto? Perché, si chiedeva il popolo bianconero guardando la sfida con la Fiorentina, Spalletti non li sfrutta un po’ di più se si deve vincere? «È vero, li ho fatti entrare tardi» ha ammesso il tecnico.

Juve, David non segna

Tardi se non tardissimo, visto che era il minuto 88 e il tempo per poter cambiare il corso della storia non c’è stato. Spalletti ha puntato ancora una volta tutto (o quasi) su Vlahovic che, pur non al top della condizione, ha risposto presente (gol divorato a parte) lasciando nel dimenticatoio il canadese e il belga. Entrambi restano oggetti misteriosi: David, arrivato da svincolato dal Lilla (ma appunto con 12 milioni di commissioni), è fermo al gol all’esordio contro il Parma. Era il 24 agosto scorso, prima giornata di campionato. Dopo, il buio. Interrotto solo con il Canada con la rete in amichevole alla Romania lo scorso 5 settembre. Dove è finito il bomber che aveva chiuso le ultime tre stagioni sempre con almeno 25 centri? Jonathan non gioca titolare da un mese, dalla sfida in casa della Lazio che è costata la panchina a Tudor e delle 15 presenze finora collezionate, solo 7 sono dal primo minuto, nelle ultime 5 gare è partito dalla panchina. David non segna così da tre mesi e 1.021 minuti in tutto, e i dubbi aumentano.

Attesa Openda

Numeri impietosi che fanno il paio con le statistiche che accompagnano Openda: il suo digiuno si allunga a 1.032 minuti e quasi sette mesi e mezzo. Sì, perché Loïs non festeggia dallo scorso 11 aprile quando ancora vestiva la maglia del Lipsia; nella Juve solo bagliori, una sensazione di rendere meglio con un altro attaccante al fianco e non da prima punta solitaria come nel 3-4-2-1, e poco altro. Il suo è stato un investimento decisamente significativo, 44 milioni tra prestito e obbligo di riscatto, ma per il momento infruttuoso. Il bilancio racconta di 11 presenze ma solo 4 da titolare, l’ultima delle quali a Cremona per la prima di Spalletti sulla panchina bianconera**. A quando la svolta? La Juve non può più aspettare.**

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Read full news in source page