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Juve, ci risiamo: troppi pareggi e un mercato estivo già sbugiardato. La nuova dirigenza non va

Dopo le prime dodici giornate la **Juventus** è attualmente, in attesa del Como che scenderà in campo alle 18.30, sesta in classifica, a -4 dal quinto posto. Un inizio di stagione che in pochi potevano aspettarsi, specie dopo un mercato che si pensava poter essere all'altezza delle ambizioni, ma alla fine è sempre il campo a parlare e a dare giudizi definitivi e la squadra che abbiamo visto in questo avvio di campionato non è quella che i tifosi bianconeri speravano di vedere. A rimetterci è stato Igor Tudor, esonerato dopo un avvio fatto di tanti pareggi e poche vittorie, un po' come fu per Thiago Motta un anno fa, e adesso le attenzioni si stanno spostando su Luciano Spalletti, ma pare evidente che le colpe non possano essere sempre e solo degli allenatori.

**Un mercato già sbugiardato.**

Al termine della passata stagione, nonostante il quarto posto conquistato dalla squadra, a rimetterci il posto fu Cristiano Giuntoli, additato come uno dei responsabili del fatto che la Juventus non avesse conquistato trofei, ma a bocce ferme, dopo un calciomercato fatto da **Damien Comolli**, il dubbio che non fosse colpa dell'ex direttore tecnico sono diventati realtà. In estate sono stati fatti tanti investimenti ma nessuno di questi sta convincendo, a cominciare dai due attaccanti, David e Openda, che non riescono a trovare né spazio né, soprattutto, gol.

Zhegrova è ancora una sorta di oggetto misterioso, Joao Mario sta facendo rimpiangere eccome Alberto Costa e dopo meno di cinque mesi di stagione la sensazione è che il duo Comolli-Chiellini, non abbia fatto grandi cose. Il quarto posto, a oggi, sembra molto più lontano di quello che in realtà sia attualmente, e il tempo a disposizione per invertire la rotta non è poi così tanto.

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