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Spalletti, allarme Juve: "Io conosco il freddo che ti taglia il respiro. Bodo favorito, è durissima"

Alla vigilia della sfida di Champions League tra Bodo/Glimt e Juventus, in Norvegia cresce la tensione, complice anche il maltempo che minaccia di influire sul match: neve e allerte meteo potrebbero rendere la serata più complicata del previsto. Il tecnico dei padroni di casa, Knutsen, ha parlato così, ricordando che "sulle previsioni incerte non possiamo farci niente, spero siano condizioni buone e che sia possibile giocare a calcio". Un’ulteriore variabile che si aggiunge a una trasferta già insidiosa sotto molti aspetti. La Juventus, però, è chiamata a superare anche questo ostacolo per conquistare punti fondamentali nella quinta giornata della League Phase, dove ogni risultato pesa in ottica qualificazione tra le prime 24, passo necessario per garantirsi almeno l’accesso ai playoff. In conferenza, Spalletti e Cambiaso presentano la partita e le insidie su clima e campo.

Spalletti: "Partita durissima in un clima differente"

Spalletti a Sky Sport analizza la prossima sfida e le difficoltà con il meteo: "È una partita durissima. Infatti, stamattina scherzando con i calciatori, appena ci siamo trovati: 'non ve l'aspettate dura perché sarà di più di quello che pensate'. Proprio perché su questi campi qui ho avuto la possibilità e il piacere di averci a che fare so che chi è abituato al freddo e a queste temperature effettivamente è avvantaggiato, proprio l'abitudine e respirare quest'aria così fredda, quest'aria tagliata che ti batte negli occhi e a volte a seconda del vento che tira, non si riesce neppure a tenerli aperti. Però q*uesto ci mette davanti a quella che è la nostra vita e la nostra professione per cui c'è sempre il gusto della sfida, nel far vedere che ti sai adattare e che sai stare in campo in qualsiasi situazione".*

L'assenza di Gatti e il momento di David e Openda

Sull'assenza diGatti e la possibilità di cambiare modulo: "Il fatto di stravolgere tutto mi sembra prematuro. È vero che non abbiamo fatto bene, ma nemmeno male. Siamo lì nel mezzo e riuscendo a metterci dentro altre cose che fanno parte del nostro bagaglio si può alzare il livello della qualità. Io ritorno a dire le stesse cose per come ho visto la squadra e per come abbiamo giocato. Poi bisogna riconoscere i momenti e metterci quelle qualità lì, alzare la qualità indivuduale perché ancora non è al massimo". Su Davide Openda: "Bisogna vedere la loro disponibilità dopo non aver giocato e questi ragazzi sono perfetti, perché hanno veramente questa voglia di partecipare per far vedere le loro qualità. Per cui qualcosa cambierò, sennò si rischia di non avere fiducia e fare analisi in maniera corretta". Sulla rosa adatta a lui risponde così: "Non ci riuscirà a farmi parlar male dei miei giocatori (ride ndr). Bisogna essere un po' più liberi, nel campo non c'è più rigidità nei ruoli. Vedrete domani il loro terzino che lo troveremo a fare la mezzala. Loro portano le mezzali a giocare dalla stessa parte, dalla parte opposta sale il terzino. C’è continua rotazione di ruoli e continua ricerca di trovare una posizione che non ti aspetti neanche e poi sembrano anche di più in campo. Hanno un vantaggio, che ho vissuto in Russia: loro sono abituati a buttarla giù, a te sembra di correre meno e di essere in affanno".

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