Mike Maignan è stato l’eroe assoluto della vittoria del Milan nel derby di domenica sera, non solo per le parate del primo tempo su Marcus Thuram e Lautaro Martinez, ma soprattutto per il rigore respinto da Hakan Calhanoglu che ha permesso ai rossoneri di mantenere il gol di vantaggio siglato da Christian Pulisic e di arrivare al traguardo della vittoria. Maignan, con l’arrivo di Massimiliano Allegri in panchina e di Claudio Filippi come preparatore dei portieri, è tornato a livelli altissimi in questa stagione e i due rigori parati in campionato (l’altro a Dybala in Milan-Roma) sono un segnale del processo evolutivo dell’estremo difensore francese.
Maignan in scadenza
Ma dietro a questo scenario di grande esaltazione c’è, a far da contraltare, una situazione contrattuale non altrettanto rosea. Maignan andrà a scadenza il 30 giugno 2026 e la situazione legata al suo rinnovo è congelata da mesi. Il Milan, tra gennaio e febbraio, aveva raggiunto un accordo verbale per un triennale da 5 milioni ma alcune partite non al top, tra cui quelle del playoff di Champions League contro il Feyenoord, fecero venire molti dubbi a Furlani e Moncada tanto da mettere tutto in standby.
Milan, retromarcia Maignan
Questa retromarcia indispettì Maignan e il suo entourage, tanto è vero che a giugno, nella mini finestra di mercato per le squadre impegnate al Mondiale per Club, il Chelsea andò in forte pressing per prenderlo mettendo sul tavolo 15 milioni, ma il Milan – che nel mentre aveva visto l’ingresso di Tare come ds – ne chiese almeno 10 in più vanificando la volontà dei londinesi e del giocatore stesso, che avrebbe gradito la cessione. Il dialogo avuto con Allegri ha poi convinto Maignan a rimanere e a dare tutto in campo, ma la situazione con la dirigenza è sostanzialmente rimasta la stessa.
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