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Più Allegri di così non si può: record tra Milan e Juve, un dato spiega tutto

MILANO - Pura essenza Allegri. È un Milan a tutto Max quello che si risveglia padrone di Milano, dopo la vittoria 1-0 nel derby. Al tecnico toscano, del resto, si chiedeva proprio quella cosa lì: tirar fuori la sua ricetta collaudata per campionati di alta classifica. Su questo Allegri è una gran certezza. Mica per niente con la vittoria nella stracittadina di domenica sera ha toccato 100 vittorie in tutte le competizioni sulla panchina del Milan - contando la prima esperienza e la seconda. Oltretutto è l’unico allenatore ad aver fatto 100 più 100: anche con la Juventus era andato ben oltre le 100 vittorie (sono state 271 quelle in bianconero).

Il corto muso

Altro dato curioso: il derby di domenica è finito 1-0 come il primo giocato sulla panchina del Milan, nella sua prima esperienza da rossonero. La superstizione non è un dato di cui tener conto, ma crederci non ha mai fatto male a nessuno. Quindi l’Allegri bis prosegue sulla falsa riga di quella che è sempre stato l’allegranesimo militante in tempi di successo. Perché Max è quel tecnico: specialista di vittorie, sopratutto le sue preferite, quelle di corto muso. Espressione lessicale mutuata dall’ippica che nel vocabolario calcistico ha lanciato proprio lui, detentore assoluto tanto del copyright come dell’esperienza giusta per farlo funzionare.

Milan, solo un gol di scarto

Il Milan ha preso lezione, studiato gli appunti ed eseguito. Da inizio campionato sono già 5 le partite vinte con un solo gol di scarto, l’ultima proprio il pesantissimo 1-0 contro l’Inter. Prima c’erano state Bologna, Napoli, Fiorentina, Roma. Lo scarto è minimo, la goduria finale massima. L’impirinting allegriano sulla creatura rossonera ha fatto sì che negli scontri diretti la squadra diventi avversaria micidiale. Li porta a casa in tutti i modi, ma se proprio non riesce a venirne a capo, altro comandamento dell’allegranesimo, li pareggia - che un punto in più in classifica è comunque un passo in avanti, meglio che star fermi. È successo a Torino con la Juve, per esempio, che ai tempi della sfida era un po’ più nel gruppo delle migliori rispetto a quanto non lo sia nelle ultime settimane.

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