[Marco Amato](/about/redazione/marco-amato/blt957f9d0291916e5b)26 nov 2025, 00:13
Ultimi aggiornamenti: 26 nov 2025, 00:13
Cosa ci lascia in eredità la trasferta di Bodo: un segnale importante, ma che deve diventare un punto di partenza.
L’avvicinamento a **Bodo-Juventus** è stata una corsa a ostacoli che il destino ha ironicamente messo sul percorso dei bianconeri. La temperatura che scende vertiginosamente e il vento che sferza, il termometro che galleggia e appena si alza di un po’ ecco la bufera di neve. Le prove generali durante la Youth League, il campo che in dieci minuti si imbianca e attiva le ruspe in mezzo al terreno verde acceso, sintetico e riscaldato. Maltempo che ha coinvolto anche la dirigenza con Comolli e Chiellini costretti ad atterrare prima in Svezia e poi viaggiare in macchina fino a Bodo.
Uno scherzo, quasi, visto che al momento del fischio iniziale del match tutto si calma, quasi che gli Dei nordici si concedano un attimo di pausa per assistere ad una partita che da queste parti è storica. Non c’è ansia né preoccupazione da queste parti, solo la voglia di gustarsi una partita storica; la sensazione è comune: ma quando ci ricapita di rivedere la Juventus?