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Del Piero e il tris Juve in Norvegia: “è un segnale importante vincere”. Poi incorona Yildiz così

"Coraggio" e "carattere". Le due parole utilizzate da Del Piero nel pre partita nel parlare della sfida della Juventus sul campo del Bodo/Glimt. Le aveve chieste e le ha ottenute, quasi sapendo che poi, sul sintetico norvegese e in un clima avverso rispetto a quello a cui siamo abituati alle nostre latitudini, la squadra avrebbe vinto proprio in quel modo. Il primo tempo non va come ci si aspettava con i bianconeri poco reattivi in alcune situazioni e poco concreti nelle occasioni avute. Il gol di Blomberg poi mette ancora più in difficioltà l'organizzazione della gara. Ma a inizio ripresa l'ingresso di Yildiz scombina i piani dei norvegesi e la 'fucilata nella notte', per dirla alla Spalletti, arriva dritta al cuore del Bodo perché avvia l'azione del gol di Openda, quella del colpo di testa vincente di McKennie e poi sulla zampata di David. "Hai fatto la differenza" gli sottolinea, complimentandosi proprio Alex nel post gara.

Del Piero, Spalletti e la spinta emotiva

Del Piero nel pre su Sky Sport parla così in vista della gara: "Coraggio. Perché sicuramente è una gara complicata per le condizioni climatiche che ci saranno, è la realtà. Oltre al freddo e al nevischio che ci può essere, anche il sintetico dove non sono abituati ma non è solo per la Juve più che altro l'abitudine loro a giocarci. In casa sono una squadra che fa male, sono decisi. Fanno poche cose, ma bene e al massimo. C'è da mostrare carattere in un momento in cui devono dimostrare qualcosa ed è fondamentale per loro trovare questa via per dare una sterzata alla stagione. L'arrivo di Spalletti ha dato una spinta emotiva però c'è da farlo in campo con vittorie significative, perché ci sono gare in cui devi vincere anche senza giocare bene. Stasera è una di quelle".

Sulle scelte di formazione

Del Piero sulla formazione: "Giocare davanti. Hai bisogno di palle veloci, senza fare 18 passaggi prima, per non dare modo alla squadra avversaria di sistemarsi. Se c'è questa volontà di riuscire a fornire i giocatori di talento e provare l'uno contro uno, lo devi fare il prima possibile. Se hai tempo e spazio di puntare hai più chance di far male quindi può darsi che lui voglia creare un blocco solido per dare compattezza e dare più veloce la palla davanti. Dare solidità in fase difensiva nei primi 30' è importante". E ha continuato: "La Juventus ancora oggi non ha una formazione titolare. Quando vedi mancare Vlahovic, Yildiz, Thuram che sono la forza in questo molto forte, sicuramente un segnale di fiducia verso chi ha giocato meno. Poi si potrebbero aprire mille scenari...". E gli scenati, infatti, sono stati tanti all'interno della stessa gara con una montagna russa di emozioni.

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