La Juve svolta in Europa grazie a un super Yildiz
A vario titolo, Openda (primo centro, rotto il digiuno che durava dall'11 aprile), McKennie e il redivivo David per i loro gol devono ringraziare il solista nato a Ratisbona, un vero incubo che il Bodø rivivrà spesso nelle interminabili notti del profondo Nord ripensando a questa partita che poteva vincere e invece ha perso all'ultimo respiro. Glimt in norvegese significa fulmine, ma la vera saetta all'Aspmyra Stadion è stata ottomana. Il 3-2 può imprimere una svolta alla stagione europea della Juve, alla fresca gestione dell'ex ct e pure al campionato purché non resti una fucilata nella notte, per usare il lessico spallettiano.
Juve, promossi e bocciati
Adzic (non pervenuto) e Cabal (che regalo il rigore per gli avversari) hanno steccato, al contrario di Conceiçao, un altro che dovrebbe giocare sempre e comunque. Confortanti i progressi di Miretti, al quale il Var ha negato la rete scaturita dall'assist di Yildiz (ma va?) nonché la condizione atletica generale del gruppo. Vincere in pieno recupero nella gelida casa dei Vichinghi, significa avere pile caricate a dovere. Specie se la dinamo è turca.
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