Yildiz, per dirla con Spalletti, come “una fucilata nella notte” a scoppio ritardato. Lucio lo aspettava a Firenze. Tre giorni dopo, al Circolo Polare Artico, sono esplosi i fuochi d’artificio del numero 10 turco. Sembravano le magie colorate dell’aurora boreale di Bodø. Si è alzato dalla panchina e ha gelato i norvegesi, sgommando sul terreno sintetico dell’Amspyra Stadion. Non lo fermava nessuno. La palla incollata al piede, letale negli allunghi, spietato nella ricerca dell’uno contro uno. Un asso di Champions. È entrato dopo l’intervallo e ha guidato la rimonta bianconera. Ispiratore dei gol di Openda, McKennie, David, l’assist per la rete annullata a Miretti, almeno altre due o tre conclusioni pericolose. Imprendibile. Quasi mai era successo di vederlo così decisivo e presente, pronto a rovesciare la partita di cattiveria e di prepotenza, con la sua classe. Uno show durato 45 minuti e in cui non si è concesso pause. Ogni volta in cui entrava in possesso del pallone, erano dolori per i norvegesi.
Juve, Yildiz a quota cento
C’è una coincidenza significativa. Kenan ha tirato fuori una prestazione da 10 e lode nella notte in cui tagliava il traguardo delle 100 presenze con la Juve. Percorso netto, tra Serie A e Champions, in appena tre stagioni con la prima squadra. Si presentò segnando al debutto da titolare a Frosinone con un gol pazzesco nel dicembre 2023. Sono passati soltanto 24 mesi. Sta continua a crescere in concretezza, personalità, esperienza. Il sintetico di Bodø, dove i giocatori leggeri e piccoli di statura si trovano meglio, può aver inciso. Gli spazi concessi in campo aperto dai norvegesi sono un altro fattore. La rabbia e la voglia di riscatto di Kenan, lasciato inizialmente in panchina da Spalletti, hanno contribuito.
Capitolo rinnovo
Un dato è certo. La Signora ha trovato il fuoriclasse su cui ricostruire. Paragoni e predecessori illustri. Alex Del Piero è l’idolo mai nascosto del turco. Dybala il 10, in ordine cronologico e forse come caratteristiche tecniche, più vicino. L’argentino, in scadenza di contratto, lasciò in lacrime lo Stadium. Il club bianconero, già in crisi finanziaria e costretto a ridurre i costi, decise di non avallare certe richieste, in tema di stipendio, a fronte dei ripetuti infortuni. Ora, dovrà sforzarsi di blindare Yildiz. Se ne parla da un anno. Il tema sta diventando scottante. Chiellini, qualche giorno fa, ha allontanato qualsiasi preoccupazione. È convinto che si riuscirà, durante l’inverno, a trovare un’intesa. Il turco è sotto contratto sino al 2029, ma il suo ingaggio va adeguato e c’è ancora una differenza importante da colmare**. La richiesta tocca i 6 milioni di euro. La Juve, in una logica di contenimento dei costi, era partita con l’idea di chiudere intorno ai 4,5. Kenan si fa assistere dalla famiglia. Jorge Mendes, il potentissimo agente portoghese, è assai vicino al padre. Le riflessioni sono molteplici, il turco si immagina come stella e punto di riferimento di un top club, da primissimi posti in campionato e protagonista in Champions.** Madame, con l’ingresso recente di Comolli e ora di Spalletti, è appena all’alba di un nuovo ciclo. I prossimi mesi descriveranno i contorni della rinascita e di un possibile, ma non ancora sicuro, matrimonio.
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