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Tacchinardi: "La squadra più forte non è la Roma. Juve? Troppo dipendente da Yildiz"

La Juventus non è ancora pronta per conquistare un titolo. Dopo le vittorie contro Bodo e Cagliari, entrambe in rimonta, Alessio Tacchinardi analizza in modo netto il momento bianconero indicandone le fragilità e la necessità di intervenire sul mercato. "Penso che questa Juve non sia pronta per vincere, è ancora un work in progress", dice a margine del FIP Silver MediolanumPadel Cup di Como, dove oggi sarà in campo con Amoruso, Dida e Serginho. "Credo che Spalletti sia una persona molto preparata, molto brava sul campo e comincia a capire anche le problematiche che ha questa squadra. Innanzitutto quella della personalità, della gestione e della pressione".

Tacchinardi: "Juve troppo dipendente da Yildiz"

Per Tacchinardi, il peso della maglia bianconera è un fattore che oggi la squadra deve ancora imparare a reggere: "La Juve deve vincere e c’è sicuramente una pressione mediatica importante. Ma oggi è una squadra troppo dipendente da Yildiz che ha bisogno terribilmente del suo numero 10 per fare la differenza. Ma è sbagliato aggrapparsi sempre a lui, è necessario dargli una mano perché ormai le altre squadre lo conoscono e quando si sale di livello questa squadra fa fatica". Da qui la necessità di intervenire sul mercato: "A gennaio bisognerà intervenire in qualche modo. Ho l’esempio di quando Edgar Davids arrivò da noi a gennaio e cambiò letteralmente una squadra. Da lì riuscimmo a fare una cavalcata e vincere il campionato. Per questo il prossimo mercato può essere determinante, ma mi auguro che Spalletti riesca a dare quel qualcosa in più anche a livello motivazionale".

Tacchinardi: "Napoli-Juve sarà una partita delicata sotto tanti aspetti"

In questo senso le prossime settimane saranno determinanti: "Sono in arrivo le sfide a Napoli, Bologna e Roma, un trittico decisivo per il futuro di questa squadra che in questo momento ha bisogno di una scossa". E sulla sfida al Maradona: "È una prima molto delicata per tanti aspetti, anche ambientali: dal ritorno di Spalletti a Conte, una leggenda della Juventus. Sarà davvero difficile, ma può essere un crocevia della stagione". Poi fa il punto sui giocatori: "Mi auguro che Openda e David, dopo l’infortunio di Vlahovic, riescano ad avere continuità e a dimostrare di essere da Juve. Un altro giocatore che mi piacerebbe vedere in mezzo al campo con una Juve diversa, più offensiva, è Koopmeiners. E poi spero che Thuram riesca a salire di livello".

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