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Boattin: "Difficile lasciare la Juve e Torino, ma giocare negli USA era un sogno. E l'ho realizzato"

La terzina dell’Italia **Lisa Boattin** intervistata da _Vivoazzurrotv_ ha parlato della sua esperienza negli Stati Uniti – dove stanotte l’Italia giocherà contro le padrone di casa una seconda amichevole – soffermandosi sulla scelta di lasciare la Juventus per intraprendere questo viaggio: “È strano sentirlo, ma devo dire che è un’avventura nuova che mi piace, che ho abbracciato quando si è presentata l’occasione, e sono felice di essere negli USA e di aver iniziato questa avventura. **È stato difficile lasciare la Juventus, per me è la mia squadra, è la mia famiglia e anche la mia casa perché ho ancora casa a Torino e vedo lì il mio futur**o. Ma ero arrivata a un punto della mia vita in cui sentivo il bisogno di qualcosa di nuovo e **gli Stati Uniti sono sempre stati un po' il mio sogno perché ho iniziato a seguire il calcio femminile proprio grazie a questo paese**”.

Spazio poi alle differenze fra i due modi di intendere il calcio: **“Qui c’è un gioco molto diverso, più intenso rispetto all’Italia, ci sono molte più transizioni e le partite sono più aperte perché quasi nessuna squadra ti aspetta, ma cercano tutte di essere offensive**. Il gioco è molto più verticale rispetto all’Europa dove si gestisce più la palla, si lavora più sulla tattica. Questo aumenta lo spettacolo, si creano più occasioni e c’è maggiore imprevedibilità. E poi c’è la cornice esterna che è la cosa più bella, vivono lo sport in maniera diversa, dall’arrivo allo stadio fino per l’attenzione che hanno per le giocatrici che vengono accolte e acclamate come vere star. Qui vivono lo stadio come fosse un giorno di festa da vivere con le famiglie e i bambini. L’organizzazione è perfetta e sempre pronta ad aiutarti. È un’esperienza da vivere e voglio provare a viverla come la vivono loro. - prosegue Boattin - **Porto sicuramente un po' di tattica in più,** ma mi sta piacendo questo modo di giocare e mi può permettere di crescere e migliorare anche nel modo di allenamento perché con tutte queste transizioni bisogna lavorare in un certo modo”.

La classe ‘97 torna poi ancora sull’addio alle bianconere e sulle differenze con l’Houston Dash dove gioca attualmente: “È successo tutto molto velocemente, è capitata questa occasione e loro hanno rivolto immediatamente l’attenzione su di me, mi hanno fatto sentire che mi volevano e mi hanno proposto il progetto. **È stata l’occasione giusta al momento giusta, un’esperienza da vivere perché ho 28 anni e non capita a tutte di poter giocare in questo campionato**. Era un’occasione importante ed è capitata nel momento giusto anche a livello personale. E mi sono detta ‘andiamo’. - conclude Boattin - La grande differenza è che si tratta di club diversi. **Alla Juventus devi vincere e la vivi con maggiore responsabilità**, qui invece c’è meno pressione e vivi tutto con più serenità anche se questo non vuol dire che non devi vincere. Poi è bello il fatto che sia molto imprevedibile questo campionato”.

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