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Milan e il fattore Allegri: Max, nove in condotta

L’ istantanea di Massimiliano Allegri nell’occhio della RefCam dell’arbitro Collu è diventata subito virale sul web ed è già ascrivibile al gruppo dei più utilizzati meme da social. La scena, però, è costata all’allenatore rossonero l’espulsione, la seconda subita in 13 giornate di campionato; così recita il comunicato del Giudice Sportivo: «un turno di squalifica ad Allegri per avere, al 52° del secondo tempo, mentre il Direttore di gara si apprestava ad effettuare una "on field review", dirigendosi prima verso il tunnel degli spogliatoi, in segno di dissenso, e raggiungendo successivamente l'Arbitro nell'area di revisione, contestato con fare intimidatorio la decisione arbitrale; dopo la notifica del provvedimento di espulsione, mentre usciva dal recinto di giuoco, assumeva un atteggiamento provocatorio nei confronti di un componente della panchina avversaria».

I tabellini

Il tecnico livornese dovrà saltare, dunque, la trasferta contro il Torino di lunedì, valida per la 14ª giornata di Serie A, seguendola dalle tribune, mentre sarà regolarmente presente in panchina, per la prima volta in stagione in Coppa Italia, domani all’Olimpico nel match in gara secca per gli ottavi di finale contro la Lazio. Leao e compagni perderanno il loro principale condottiero a bordo campo, ma le statistiche fanno ben sperare: Allegri non ha guidato la squadra dalla panchina in tre occasioni quest’anno e i rossoneri hanno sempre vinto, battendo per 2-0 il Bari, per 0-3 l’Udinese e per 3-0 il Lecce. 8 gol fatti e zero subiti, en plein di successi e show in tribuna stampa, soprattutto ad Udine, del Max versione leone in gabbia. All’Olimpico - Grande Torino, stadio dotato di SkyBox per gli allenatori, ci si attende un bis.

L'insostituibile

Il fidato vice Marco Landucci ha, dunque, fatto il suo dovere quando si è trattato di prendere il posto in campo del primo allenatore. Anche se, dati alla mano, il vero insostituibile di questo Milan è proprio Allegri. Con lui alla guida, i rossoneri sono tutta un’altra squadra. E il riferimento non è solo alla composizione della rosa, ai moduli o alla qualità dei singoli, ma alla mentalità che il tecnico livornese ha portato dalle parti di Milanello. Il +9 rispetto alla passata stagione dopo 13 giornate di campionato è un dato significativo dell’impatto del tecnico ex Juventus, sin dal primo istante convinto dei valori forti della squadra rossonera.

L'effetto

Solo che bisogna essere in grado, a certe altitudini e a certe pressioni, di farle esprimere con continuità. Allegri ci sta riuscendo e lo spogliatoio è tutto con lui. Non c’è un solo giocatore, anche chi gioca meno, che non lo segua. Anzi, c’è chi guarda oltre: pubblicamente, il tecnico parla solo di piazzamento nei primi quattro posti, ma la voglia di rivalsa e lo spirito forte del gruppo rossonero autorizzano i giocatori a sognare in grande. Con equilibrio, in campo e nella testa. A Milanello si lavora duro e il mister, staff compreso, ricorda continuamente la necessità di non esaltarsi e di pensare partita dopo partita, sempre con la stessa disponibilità al lavoro e lo stesso spirito di gruppo. Calma, con la classica c aspirata, griderebbe Allegri.

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