TMW Radio
Antonello Valentini è stato ospite di Tmw Radio nel settimanale appuntamento con l'Editoriale.
**La Juventus di Spalletti sta iniziando a dare delle buone risposte?**
"Di sicuro è una Juventus diversa rispetto a qualche tempo fa. Si inizia a vedere la mano di Spalletti, anche se c'è ancora molto da fare. Troppo spesso anche nei titoli di giornale si tende a passare troppo dalla depressione all'esaltazione. Ieri di sicuro ho visto una squadra che si muove in maniera più verticale, che aggredisce di più e che ha più iniziativa. Sta recuperando un ragazzo di talento come Zhegrova, mentre per l'attacco continuo a pensare che David e Openda non siano delle prime punte. L'assenza di Vlahovic, che si sottoporrà all'operazione chirurgica, impone una valutazione per un intervento sul mercato a Gennaio. Spalletti ora dovrà capire cosa inventarsi senza un centravanti vero".
**La vera cartina da tornasole per la Juventus sarà la partita contro il Napoli?**
"Non credo sia una partita decisiva, però i bianconeri ad oggi sono fuori dalla zone coppe, quindi dovranno cercare quantomeno di non prenderle. La Juventus deve ancora dimostrare di aver cambiato pelle, ma Spalletti ha tutti i numeri poer trovare delle soluzioni. Ne ha gia trovata una per Koopmeiners, che ora ha una nuova collocazione; lo stesso vale per Yildiz, che al centro può incidere molto di più rispetto a quando era troppo laterale".
**Anche il Napoli oggi sarà impegnato in Coppa Italia. Come hai visto gli azzurri nelle ultime settimane?**
"Ci ricordiamo tutte le polemiche che si sono susseguite dopo la pausa di riflessione di Conte successiva alla sconfitta di Bologna. In realtà l'allenatore si è ricaricato, così come la squadra. Ora l'allenatore sta facendo i conti con un organico privato di alcune pedine fondamentali, ma nonostante tutto a Roma ha strappato una vittoria, dimostrando un carattere incredibile. Si è visto un Napoli più compatto e grintoso. La Roma invece mi ha deluso molto, sembrava che giocasse a pallamano piuttosto che a calcio. L'assenza di Dovbyk pesa, ma anche lui ha segnato solo due gol, mentre Ferguson uno solo. I giallorossi devono fare i conti con loro stessi".
**Che idea ti sei fatto dei casi arbitrali degli ultimi giorni?**
"C'è una grande confusione al momento sull'utilizzo del Var. Anche l'unica cosa oggettiva, come il fuorigioco, ora è finita in discussione. Così si creano dei cortocircuiti tra sala Var e arbitri in campo. Ieri sera l'ultimo difendente aveva tenuto in realtà in gioco David in occasione del gol annullato. Quello che è successo in Milan-Lazio poi grida ancora vendetta al cielo. L'arbitro è stato chiamato erroneamente al Var e si è inventato un fallo inesistente. Così non si può più andare avanti e si crea solo confusione".
**Per la Federazione il 2026 sarà un anno fondamnetale?**
"Andare o non al Mondiale non può essere l'unica discriminante per il calcio italiano. Di sicuro è un passaggio fondamentale, dato che la Nazionale è la squadra di tutti e che non andare per la terza volta di fila al Mondiale sarebbe un disastro. Gravina però fa bene a dire che il problema non è rappresentato solo da lui. Ovviamente in quel caso dovrebbe parlare con sé stesso, ma non c'è alcun collegamento automatico tra una mancata qualificazione e le dimissioni di un presidente federale".