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Samuel Mbangula, alla Juve con la paura di fallire. Ora meno pressione al Werder

"Cambiare aria mi ha fatto bene". **Nelle scorse settimane Samuel Mbangula ha ammesso che lasciare la Juve sia stata una scelta giusta.** "Dopo un inizio esplosivo, si era creata una certa paura di fallire. Passare da un contesto in cui non si aspettava nulla a uno in cui ci si attendeva tutto è un passaggio inevitabile. Ora metto meno pressione su di me e ho capito che non serve a nulla".

**Il punto di partenza**

Nel 2020 la Juventus lo preleva dall'Anderlecht, in pieno Covid, per farlo iniziare nell'Under 17. Poi passa in Primavera e finalmente, nel 2023, esordisce con la Next Gen, il passaggio superiore, a un passo dalla prima squadra ma ancora lontano dall'essere un calciatore vero e proprio. Deve ringraziare Thiago Motta, l'ex tecnico, che l'ha portato in prima squadra, fatto esordire e averlo cresciuto, tanto da permettergli di essere convocato anche con la nazionale belga.

**La cessione**

In estate però è una plusvalenza completa e per la Juventus è musica per le proprie orecchie, dovendo finanziare il mercato in entrata. Così a luglio arriva il comunicato di avvenuto addio. "Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società SV Werder Bremen per la cessione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Samuel-Germain Kinduelu Mbangula Tshifunda a fronte di un corrispettivo di € 10 milioni, pagabili in quattro esercizi, oltre a premi variabili fino a un massimo di € 2 milioni". Ma non prima di essere stato escluso da una partita di Mondiale per Club per cercare di fargli accettare un'altra destinazione.

**Gli scenari di mercato**

La Bundesliga è un possibile trampolino di lancio verso qualsiasi club d'Europa. Per ora ha giocato 11 partite, con 3 gol e 3 assist. Non male, ma quasi certamente non sarà un uomo copertina per gennaio. Per luglio chissà.

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