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“Come stiamo? Benissimo. Dopo tre vittorie consecutive, stiamo bene, dai”. **Mattia Perin**, intercettato a margine di un evento organizzato da Balocco a Fossano, ha parlato del momento della **Juventus**, ma anche del suo a livello personale: “Sto alla grande. Ho avuto un piccolo affaticamento, sto facendo di tutto per provare a esserci con il Napoli: già domani proverò a lavorare con la squadra, ma proviamo a non far diventare il problema più grande di quello che è”.
**Spalletti ti ha definito influencer dello spogliatoio.** “M’ha fatto sorridere, quando l’ho sentito. Nella società di oggi influencer è un termine molto utilizzato: il mister ha un ampio bagaglio lessicale e certe volte tira fuori dei termini veramente incredibili. A parte tutto, è una responsabilità che ho scelto di assumermi, data l’età e la fortuna che ho avuto di condividere lo spogliatoio con leggende di questo club e del calcio mondiale. Più che altro, metto a disposizione dei più giovani la mia esperienza: è una scelta che faccio quotidianamente ogni mattina, soprattutto quando ci sono periodi più lunghi e in cui non gioco. Potrebbero mancarmi degli stimoli, invece svegliarmi sapendo che posso andare al campo e aiutare i più giovani mi dà sempre l’entusiasmo giusto per essere al livello che serve”.
**Che consigli dai ai giovani portieri?** “È sempre piacevole vedere i ragazzi più giovani, io, Carlo (Pinsoglio, ndr) e Michele (Di Gregorio, ndr) cerchiamo di aiutarli a pieno. Sono il futuro della Juventus, quello che ho imparato in questi anni e che la Juve viene prima di tutti: bisogna mettere le proprie qualità a disposizione della Juventus. Noi un giorno andremo via, c’è chi smetterà e chi cambierà squadra, invece la Juventus rimarrà”.
**In cosa vedi Spalletti diverso dagli altri allenatori avuti alla Juve?
**“Sul piano tattico è fenomenale, incredibile, maniacale. Ha delle letture in campo da assoluto fuoriclasse: Daniele De Rossi me ne aveva parlato e solo ora capisco davvero cosa diceva. Ha una meticolosità fuori dal comune, non umana: è una cosa che ci aiuta a migliorarci sia singolarmente che come gruppo. In uno sport in cui la differenza tra squadre è sottile, anche l’1% fa tutta la differenza del mondo. Lui ci sta facendo capire che la somma di tanti 1% cambia tutto”.
**Si arriva a una partita importante anche per lui, a Napoli…
**“Sono trent’anni che allena, ha grande esperienza. Ce la sta facendo preparare nel modo giusto, poi in campo andremo noi”.
**Quanto possono pesare le assenze di Gatti e Vlahovic?**
“Sono pesanti, quella di Dusan sarà più lunga e sarà complicato, anche se abbiamo giocatori come Jonathan (David, ndr) e Lois (Openda, ndr), che se sono alla Juventus è perché lo meritano. Chi è qui è perché ha avuto la bravura di arrivare alla Juventus: a volte è più difficile dimostrarlo, ma sono sicuro che arriverà il momento in cui entrambi dimostreranno di essere all’altezza”.
**Cosa hai carpito dai tanti allenatori avuti?**
“Tante cose. Per esempio Max Allegri aveva una genialità e delle letture fuori dal comune, è una cosa che rivedo in Spalletti. Li unisce anche la territorialità: si vede che in Toscana c’è un pizzico di genio. Ho imparato qualcosa da tutti, ormai ho 33 anni e cerco di apprendere il più possibile, perché poi mi piace restituire tutto ai più giovani”.
**A dicembre calendario tosto…** “Sono d’accordo, ci sono tre partite fondamentali. Però ditemi voi quando non ci sono partite fondamentali: non esistono più squadre materasso, solo avversari che vogliono giocare e vengono a pressarti. Alla fine parla il campo, questo calendario deve solo stimolarci”.
**Si può parlare di scudetto?
**“Siamo al 4 dicembre, aspettiamo un attimo”.
**Quando è arrivato Spalletti è diventato virale un video in cui ti diceva: dipenderà da voi. Ti ha messo soggezione?
**“No, mi hanno chiesto questa cosa in tanti: assolutamente no. Quando sei aperto a livello ematico, capisci subito se uno è ironico, anche se al limite del vero. Mi ha detto una cosa lapalissiano: è chiaro che dipenderà da noi, da chi altro dovrebbe dipendere”.
**Spalletti è tatticamente tra i migliori avuti?
**“Tra i migliori, sì. Ma ho avuto la fortuna di avere grandissimi allenatori e ogni tanto ci penso: ho avuto Gasperini, Conte, Allegri, Spalletti. Da tutti ho imparato tanto”.