NAPOLI - Pathos e passione, due sentimenti adatti a raccontare il match Napoli-Juventus. In generale, ma soprattutto nello specifico della gara odierna. Antonio Conte è alle prese con un’emergenza fatta di 7 assenze importanti - 4 sono centrocampisti del calibro di Anguissa, Lobotka, Gilmour e De Bruyne - e di una classifica che ha riportato gli azzurri al secondo posto, dopo il netto successo dell’Inter contro il Como. «Confido nel centrocampo, perché nella disgrazia si trovano sempre le soluzioni vincenti», lo ha detto il presidente De Laurentiis, provando ad esorcizzare quello che è un problema serio e mai emerso in precedenza nel corso della gestione Conte. Due soli i calciatori disponibili per il ruolo di centrocampisti, McTominay ed Elmas, nessuno dei due registi, men che mai mediani di rottura.
Napoli, i movimenti di Conte
Eppure dopo Antonio non potrà fare diversamente, a meno che non decida di dare vita a vere e proprie sperimentazioni. Come quelle che porterebbero all’utilizzo di un difensore centrale - Beukema o Marianucci - a svolgere il compito di presidio davanti alla retroguardia, oppure dirottare Spinazzola in mezzo al campo, se non optare per un talento quale Vergara, però provvisto di un minutaggio esiguo per pensare ad un suo impiego da titolare - un minuto in campionato, uno in Champions e 74’ in Coppa Italia - al cospetto della Juventus che confida nella legge dei grandi numeri per fare il colpaccio a Napoli: gli azzurri non perdono in casa da un anno (sconfitta con la Lazio l’8 dicembre 2024) e la Juve non vince a Fuorigrotta dal 3 marzo 2019.
Buongiorno: "Con la Juve partita speciale"
Sarà una partita speciale per Alessandro Buongiorno, difensore nato a Torino e da sempre fedele al Toro. «È chiaro questa partita per me non è banale - ha detto a Dazn - ma cercherò di affrontarla come una delle tante gare stagionali. La mia famiglia è del Toro, quindi la verranno a vedere. E saranno tutti dalla mia parte. Dobbiamo continuare ad avere lo spirito con cui abbiamo affrontato le ultime partite». E proprio nell’ultimo match giocato quest’anno, mercoledì contro il Cagliari in Coppa Italia, Buongiorno ha regalato al Napoli l’accesso ai quarti. «Era la prima volta in carriera che tiravo un rigore - ha detto - sono stato contento: è andata bene. Lo scudetto? Ci sono tante squadre che possono vincerlo. Il campionato è difficile e non dobbiamo mollare, ma continuare a lavorare. Conte ha ragione: se vogliamo, possiamo».
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