La ferita per l’eliminazione dalla **Coppa Italia** per mano della Lazio è ancora fresca, ma il calendario non concede tregue e offre subito l’occasione per un immediato riscatto. Questa sera il **Milan** scende in campo all’Olimpico Grande Torino **[per la quattordicesima giornata di Serie A Enilive](https://www.calcionews24.com/calendario-serie-a-2025-2026-date-partite/)**, con una motivazione che va oltre la semplice rivalsa: i tre punti, infatti, garantirebbero il controsorpasso sull’**Inter** **[e il ritorno in testa alla classifica](https://www.milannews24.com/classifica-serie-a-2025-26-live-milan-ultime/)**.
La missione, tuttavia, si scontra con una tradizione recente decisamente ostica; lo stadio granata è diventato un vero e proprio fortino inespugnabile per i colori rossoneri, capaci di imporsi **una sola volta negli ultimi dodici incontri**. Quell’unico squillo fu il roboante **0-7** della stagione **2020/21**, un’eccezione in un trend fatto di sofferenze che **Massimiliano Allegri** intende invertire sfruttando proprio la rabbia accumulata in coppa.
Per scardinare la difesa di Baroni e sfatare il tabù, il tecnico si affida totalmente al suo uomo più rappresentativo, **Rafael Leão**, che sta vivendo una vera e propria metamorfosi tattica sotto la gestione livornese. I numeri raccontano la nascita di un giocatore diverso, più cinico e meno “barocco”: da quando è tornato titolare nelle ultime sette giornate, il portoghese è il giocatore che ha segnato più gol in campionato, ben **cinque**. Ma è l’analisi approfondita a sorprendere: Leão tira in porta come mai prima d’ora (**1.6 tiri nello specchio** ogni 90 minuti, suo record assoluto in Italia), sacrificando qualcosa in termini di pura estetica e rifinitura (**0.9 occasioni create** e **0.7 dribbling**, i dati più bassi registrati dal 2019). Meno dribbling, più concretezza: è questo il “nuovo” Leão che stasera proverà a trascinare il Diavolo nuovamente in vetta.