TORINO - Raggiunto là in alto il Napoli, ora il Milan può sognare in grande. Il calendario offre un assist formidabile ai rossoneri che - non va dimenticato - non avranno altri impegni da qui al termine della stagione fuorché il campionato: dopo il Torino, il menù offrirà Sassuolo, Verona, Cagliari, Genoa e Fiorentina. Quasi superfluo sottolineare che i rossoneri hanno la concreta possibilità di andare in fuga. Intanto il Milan ha nove punti in più rispetto all’anno scorso e viaggia ai ritmi del Napoli scudettato una stagione fa. "Nel primo tempo loro ci aspettavano, mentre noi siamo stati un po’ polli. Però bisogna elogiare questa squadra che non molla mai ma pure lo staff medico perché Pulisic stava malissimo soltanto l’altro giorno invece è venuto qui e ci ha dato una grossa mano - ha sottolineato Marco Landucci: lo storico braccio destro di Max si è confermato un vero portafortuna, visto che ha vinto tutte le 4 gare in cui ha diretto la squadra in assenza di Allegri - Il gol di Rabiot ci ha dato forza e convinzione e poi siamo stati più ordinati e offensivi quando ci siamo messi con Nkunku centravanti con alle spalle Rabiot e Loftus-Cheek che ha tutto, tecnica, forza e fisicità per essere un grande giocatore. Poi è entrato Pulisic che è un cecchino: non a caso ha fatto due gol con due tiri. In più voglio citare Ricci che è uno di quei giocatori che se gli dici di fare una cosa la fa e per questo su di lui noi facciamo sempre grande affidamento. Io un gruppo che lavora così e non si lamenta mai di niente, non ricordo quando l’ho trovato".
Milan, si ferma Leao: emergenza in attacco per Allegri
E dire che dopo mezz’ora il Milan sembrava in preda a un incubo. E chissà cosa avrà pensato Massimiliano Allegri, confinato in un angusto sky box proprio in una postazione riservata alle tv sopra la tribuna stampa, quando Rafa Leao ha chiesto il cambio, dopo che calciando aveva sentito tirare l’adduttore destro nella zona inguinale. Pessima notizia anche in ottica Supercoppa - oggi sono previsti gli esami strumentali per il portoghese -, considerato che tra nove giorni è in calendario Napoli-Milan a Riad (18 dicembre) e solo per quel giorno dovrebbe rientrare tra i giocatori arruolabili Santiago Gimenez che però non mette piede in campo dal 28 ottobre per un guaio alla caviglia che lo tormentava da tempo. D’accordo, Pulisic è stato bravissimo, Nkunku alla distanza è un po’ cresciuto ma la coperta là davanti resta cortissima.
Milan, Boca Juniors su Gimenez
Restando in tema attaccanti, va infine registrato l’interessamento del Boca Juniors proprio per il Bebote. Il club di Buenos Aires è in cerca di un colpo a sensazione in attacco - piace Dybala - e vuole sfruttare il volano dato dal mondiale, garantendo al prescelto la possibilità di presentarsi tirato a lucido alla rassegna iridata grazie a sei mesi passati giocando con continuità. Mentre la Joya è in scadenza, Gimenez andrebbe comprato (il Boca lo vorrebbe in prestito) anche perché il Milan solo grazie alla sua eventuale cessione potrebbe trovare le finanze per puntellare l’attacco. Sul centravanti, come più volte scritto, ci sono stati blandi interessamenti dalla Premier che potrebbero intensificarsi nelle prossime settimane, il tutto al netto delle parole di Rafaela Pimenta che ha ribadito la volontà di non muovere il suo assistito in questa sessione di mercato. Ma, si sa, gennaio è lunghissimo...
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