Lunedì sera il Milan ha firmato una delle rimonte più spettacolari della stagione, ribaltando in trasferta un Torino avanti di due gol dopo appena 17 minuti. I rossoneri, aiutati dal lampo di Adrien Rabiot e dall’ingresso decisivo di Christian Pulisic, hanno trasformato una serata iniziata in salita in un trionfo che vale il ritorno al primo posto in classifica.
Come sottolinea anche _La Gazzetta dello Sport_, la gara è stata un concentrato di emozioni, errori e qualità che hanno messo a nudo limiti e potenzialità di entrambe le squadre.
### Torino brillante, ma ancora fragile
Il Torino ha mostrato il suo volto migliore nella prima parte di gara, con un avvio aggressivo e coraggioso. La squadra di Baroni, nonostante arrivi alla terza sconfitta consecutiva, aveva dato segnali incoraggianti battendo in passato squadre di vertice come Roma e Napoli.
La serata inizia nel migliore dei modi per i granata: un fallo di mano di Tomori regala un rigore prontamente trasformato da Nikola Vlašić. La spinta dei padroni di casa trova un nuovo premio al 17’, quando un contropiede fulmineo viene finalizzato da Duván Zapata, tornato al gol dopo quattordici mesi di sofferenze e infortuni. La sua rete, un diagonale potentissimo, racconta tutta la rabbia accumulata dal colombiano.
### Rabiot accende la scintilla rossonera
Il Milan accorcia subito con un tiro magistrale di Adrien Rabiot da oltre 25 metri, una conclusione che si infila all’incrocio e cambia l’inerzia del match. Pochi minuti dopo, però, una nuova tegola: Rafael Leão si ferma per un problema all’adduttore, costringendo Allegri a ridisegnare l’attacco.
Il tecnico rossonero inserisce Nkunku e Loftus-Cheek più avanzati, mentre Samuele Ricci prende posizioni in mezzo al campo. L’equilibrio, però, è ormai indirizzato verso una seconda parte di partita tutta di marca milanista.
### Pulisic entra e decide: gol al primo tocco
Il secondo tempo si apre con Christian Pulisic pronto a entrare. L’americano — già assente da tre settimane — impiega letteralmente un tocco per lasciare il segno: su un cross di Saelemaekers, spostatosi sulla fascia opposta, insacca il 2-2 che gela lo stadio.
Il Torino tenta una reazione, trovando un gol poi annullato per fallo in attacco, mentre Asllani sfiora una nuova rete rossonera. L’episodio decisivo arriva però con il rigore del sorpasso: la squadra di Baroni, rimasta in dieci e con Tameze a terra senza che l’azione venisse fermata, concede il penalty del definitivo 3-2.
### Granata ancora in difficoltà difensive, Milan di nuovo in vetta
Il Torino incassa così l’ennesima dimostrazione di un problema strutturale: la difesa resta la peggiore del campionato, con troppe disattenzioni nei momenti cruciali. Baroni si consola solo con il ritorno al gol di Zapata.
Il Milan, invece, consolida le proprie ambizioni scudetto nonostante l’infortunio di Leão. Con il rientro di Pulisic e la solidità ritrovata, Allegri mantiene vivo il duello con Napoli e Inter.
Per approfondire la storia e i successi del club rossonero, è disponibile la relativa voce su [Wikipedia](https://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_Calcio_Milan).