L'ex attaccante commenta a modo suo, senza peli sulla lingua, la crisi della Juventus
**Antonio Cassano**, ex attaccante della Nazionale e attuale commentatore, a _Viva El Futbol_ analizza il momento difficile della **Juventus**. Di seguito quanto sintetizzato da _TuttoJuve.com:_ "Parto dal presupposto, quello che ho sempre detto le ultime settimane per poi arrivare anche all'allenatore, perché poi io devo dire anche la realtà dei fatti. La squadra è stata fatta da Comolli, una squadra con giocatori scarsi, con giocatori che non possono giocare in una squadra come la Juve. E questo lo dico, lo continuo a dire, poi posso anche essere pesante, però lo dico, però mi fermo a questa roba qua".
Cassano prosegue: "Io mi aspetto adesso anche tanto dall'allenatore. M'aspetto anche tanto dall'allenatore perché io non mi fermo a ok, la squadra è scarsa eccetera, però poi mi è mi è piaciuto sicuramente quando ha detto "Non siamo dipendenti da Yildiz", lascia stare il gol. Poi ha fatto bene a dirlo, non a me ha fatto bene a dirlo perché Yildiz dipendente no? Yildiz non è Del Piero, Yildiz non è Totti, Yildiz fa un gol, però poi devi prenderti la squadra sulle spalle, farla girare, farla migliorare, farla giocar bene, prenderti delle responsabilità diverse. E questo vedi quello che ha detto poi giustamente ha provocato, ha detto: "Io ho messo uno che ho pagato 45 milioni, non penso che 15 minuti è un problema". Come dire alla società, ma avete speso 50 milioni? Io lo metto, però io mi aspetto qualcosa da Spalletti adesso. Perché fino a due tre partite fa Koopmeiners andava bene lì. Koopmeiners dietro fa c....e. Quando avevo detto che becchi qualcuno che ti fa l'uno contro uno, ti fa male, qualcosa si deve inventare".