Stefano Borghi, nel suo canale YouTube, ha commentato la spettacolare vittoria in rimonta del Milan sul Torino (3-2), un successo che ha dimostrato grande carattere. Nonostante la stagione dei Rossoneri sia “quasi esclusivamente positiva”, l’analista ha voluto evidenziare un problema costante che potrebbe rappresentare una “criticità sul lungo periodo”: la **concentrazione** della squadra.
Borghi osserva che nei **big match** la concentrazione del Milan è “sempre totale, sempre spietata”, portando a un ruolino di marcia pressoché perfetto, soprattutto sul piano difensivo. In queste sfide, la retroguardia e gli elementi coinvolti nella fase difensiva offrono una prestazione “piena” e totalmente centrata, **[con l’aiuto decisivo di Mike Maignan](https://www.milannews24.com/rinnovo-maignan-mercato-milan-ultime-4/)**.
La situazione cambia drasticamente nelle partite contro squadre non di primissimo piano. Borghi nota che il Milan “continua a concedere troppo”, e gli indizi a supporto di questa tesi sono numerosi e preoccupanti. L’analista snocciola un elenco di risultati negativi: il Milan ha incassato **due gol dalla Cremonese, due dal Pisa, due dal Parma e, infine, due dal Torino**. Questo pattern di vulnerabilità difensiva inattesa crea il rischio concreto di perdere punti, come è già successo nelle prime tre partite citate. Per Borghi, la gestione della concentrazione contro le “non-big” è l’area in cui il Milan deve migliorare per competere per il vertice.
