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Spalletti duro nonostante la vittoria della Juve: "Non sono contento, situazioni imbarazzanti…

Vittoria importante per la Juventus di Luciano Spalletti, che liquida la pratica Pafos nei secondi 45 minuti e si porta a quota 9 nella classifica della League Phase di Champions. Un successo fondamentale per la corsa ai playoff e per dimenticare in fretta il ko incassato al "Maradona" di Napoli. Nonostante ciò, Spalletti è apparso tutt'altro che soddisfatto al termine dei 90 minuti.

Spalletti: "Fondamentale vincere, ma bisogna fare di più. Non sono contento"

Così Luciano Spalletti ai microfoni di Sky Sport: "Era fondamentale vincere, con le vittorie si mettono a posto sempre tante cose, poi è chiaro che bisogna fare di più, non sono contento, i ragazzi non sono contenti di loro stessi, in alcuni momenti abbiamo fatto proprio il minimo e ci sono state situazioni imbarazzanti nel primo tempo. Poi nel secondo tempo ci siamo sciolti un po’ di più e abbiamo avuto più tranquillità nel trattare il tutto. Il cambio di sistema di gioco? Volevo farlo già nel primo tempo, ma avevo paura di muovere un po’ troppe cose, perché alcuni possono recepire, alcuni no. Ci abbiamo già provato in allenamento, ne abbiamo già parlato, nel secondo tempo l’hanno sviluppata molto bene, siamo stati stati più ordinati, più determinati a portare a casa la partita. Son partite difficili comunque, perché loro avevano preso pochissimi gol e solo dal Bayern avevano subito la partita. Occasioni da gol concesse nel primo tempo? Siamo stati un po’ in difficoltà, è chiaro che noi dobbiamo recuperare un centrale destro, così Kalulu può giocare terzino. Lo fa Weston ma non è un terzino, così come Cambiaso, che è un esterno di spinta, un calciatore molto offensivo, ma fa un po’ di difficoltà quando deve difendere contro il muscolo e contro le sterzate. Abbiamo sofferto troppo nel primo tempo, non accorgendoci di alcune palle che erano situazioni da andare accogliere in maniera diversa".

Spalletti sui calciatori: "Per ora si sta facendo poco, si va piano"

Spalletti ha poi proseguito: "Per me non cambia quello che è il pensiero sui calciatori, per ora si sta facendo poco di quello che io mi aspetto. Troppo poco. Noi siamo tornati da Napoli, si è guastato l’aereo e siamo rientrati alle 5 del mattino. Poi il giorno dopo si fanno due passettini, ma hanno giocato il giorno prima e abbiamo fatto un poco di allenamento solo ieri, schierandosi in campo. Stamani due calci piazzati e due calci di punizione, ma non ritrovi ritmo, non c’è possibilità di stargli addosso e di fargli sentire il fiato sul collo. Togliendo il quarto d’ora finale a Yildiz anche oggi spero possa stare ancora meglio contro il Bologna, perché poi senti tanto soprattutto i 20 minuti finali in vista della prossima partita. Quelli che hanno giocato poco devono crescere, lo stesso Miretti ha bisogno di stare un po’ in campo per rimettersi in linea, Adzic è un buon calciatore ma deve crescere, va portato a livello. Per il momento si va piano, è vero. L'identità? Spero di arrivarci quando avrò un difensore centrale di piede destro, perché si limita troppo la squadra nelle uscite quando metti Kelly a destra che è mancino e Koopmeiners a sinistra. Ci stiamo pensando, ci stiamo lavorando e si spera prima possibile. Però questo 4-2-3-1 è una cosa che anche io voglio andare a sviluppare e a mettere in campo".

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