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Torino, comincia l'era del Petrachi-bis: confronto con Cairo e bombe carta al Filadelfia, la situazione

«Il Torino Football Club comunica l’esonero, con effetto immediato, di Davide Vagnati dall’incarico di Direttore Sportivo e Responsabile dell’Area tecnica del Club». Erano le 13 quando il mondo Toro è stato stravolto da questo comunicato. Esonero con effetto immediato di quel direttore tecnico che poco meno di un anno fa (era il 2 gennaio) aveva rinnovato il contratto con il Torino. Ma non solo, scorrendo il comunicato si è potuta leggere la seconda notizia della giornata: «La direzione tecnico-sportiva è stata nuovamente affidata a Gianluca Petrachi». Una sorpresa? Non del tutto, lo avevamo raccontato negli scorsi giorni su queste pagine di come l’aria intorno al dt fosse diventata pesante, e non ci siamo stupiti quindi troppo nel leggere il comunicato. E a ben vedere non sorprende troppo neanche il fatto che al suo posto sia stato richiamato Petrachi. Il ds salentino era già stato al Toro dal 2010 al 2019 ed era stato il dirigente che aveva saputo risollevare la squadra granata, che si è impantanata nel fango della Serie B, portandola anche due volte in Europa. Ora il presidente sarebbe contento se, intanto, riuscisse a salvare questo Toro mal costruito da una Serie B che ora inizia a fare paura. Poi per il resto si vedrà più avanti.

L'era del Petrachi-bis: cos'è cambiato

La prima giornata del Petrachi-bis è stata molto differente da quella del 2010, anche se qualcosa in comune i due inizi lo hanno: pure quindici anni fa Cairo era contestato dalla tifoseria e molti ricorderanno che la sua prima conferenza stampa, nel container della Sisport, era stata interrotta dall’esplosione di una bomba carta. Un’altra bomba carta è stata lanciata ieri pomeriggio, all’esterno del Filadelfia, intorno alle 16.40, proprio mentre la squadra si stava allenando sul campo principale sotto gli occhi di Petrachi e Cairo. Petrachi era arrivato al centro sportivo nel primo pomeriggio e fino a sera (dopo aver assistito all’allenamento) ha avuto modo di parlare con Cairo del presente e del futuro della società. Ma anche del passato, perché nel 2019 non si erano lasciati affatto bene. L’addio di Petrachi era stato caratterizzato da liti e accuse a distanza (dal caso Nkoulou a quello riguardante l’inizio del rapporto lavorativo del ds con la Roma): tutta acqua passata, ora. I due si erano chiariti già negli scorsi mesi, ma la giornata di ieri è servita anche per ribadire che quei dissidi fanno parte del passato.

Petrachi: "Sono molto carico"

Petrachi al Filadelfia ha poi avuto modo di incontrare Moretti (fu lui a portarlo al Torino come calciatore), ma soprattutto Marco Baroni. E con il tecnico ha parlato a lungo: circa tre ore di dialogo nella pancia del Filadelfia, dalle 17, quando è finita la sessione di lavoro, fico a poco dopo le 20, quando tutti, uno in fila all’altro hanno lasciato il centro di allenamento in auto. Il primo a uscire è stato Moretti, poi Cairo, Baroni e infine proprio Petrachi. E se il presidente, lasciando il Fila, non ha fatto trasparire alcuna emozione (ma possiamo immaginarle, l’esonero di Vagnati è anche un suo fallimento), il sorriso di Petrachi ha lasciato intuire tutta la sua soddisfazione. «Sono molto carico», è stata il mantra della sua giornata. Una frase ripetuta a Cairo e alla squadra (con cui si è confrontato per circa mezz’ora) e ripetuta prima di lasciare il Filadelfia.

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