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Bremer di nuovo in campo a Bologna: come cambia la Juve dopo il turnover Champions

Più tempo. E più spazio. Gleison Bremer ha ritrovato l’emozione di una partita e non se n’è staccato. Lo si vedeva dallo sguardo e dagli applausi ricevuti ieri sera, nel match con il Pafos. Ecco, è stato solo un assaggio. Di quel che sarà. Di quello che deve essere. Il brasiliano è tornato a disposizione di Spalletti dopo quasi due mesi e un (altro) intervento al ginocchio, ormai messo da parte. E l’ha aspettato, la Juventus. Quanto l’ha aspettato. Sia per rimettere le cose a posto in difesa - i bianconeri, da settembre in poi, hanno totalizzato appena tre clean sheet -, sia per riavere un leader all’interno del gruppo, perché ce n’è bisogno e continuerà a essercene per tutta la stagione. E allora, serve far presto, cioè serve metterlo sin da subito nelle condizioni di poter incidere, decidere, banalmente giocare.

Bremer: alla ricerca della titolarità

Bremer si aspetta di ritrovare minutaggio già nel weekend con il Bologna, dove non dovrebbe giocare dal primo minuto. Il piano è ritrovare la titolarità con la Roma, salvo scossoni e imprevisti: in quella partita, già scontro diretto per un piazzamento Champions, potrà dunque rientrare dal 1’. E come Gleison, passi in avanti ne sta mostrando inoltre Rugani, tornato tra i convocati e pronto a rappresentare un’opzione in più per Spalletti. Che in Champions ha optato per David centravanti, che però non perde d’occhio Openda, a maggior ragione in una partita come quella di Bologna, dove il tecnico si aspetta di poter avere più spazi da sfruttare e soprattutto in cui lanciare il belga. Anche lui, come il canadese, ha bisogno di fiducia. E spesso, la fiducia, gli attaccanti la prendono esclusivamente dai gol.

Spalletti su Thuram: "Calciatore top"

Ne occorrerebbe qualcuno pure al centrocampo, dove Thuram si è preso un turno di riposo, ma non per questo pare destinato a fare nuovamente panchina. Sì, è palpabile la necessità di un palleggiatore, però su Khephrén valgono le parole del mister. E sono state dichiarazioni dolci, e veritiere. «Lui è un calciatore forte, un calciatore top che ha fatto una buona partita domenica, perché la sua fisicità l’ha messa e ce l’ha messa in maniera differente di altre volte a Napoli», ha spiegato Spalletti sul francese.

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