Non è chiaro cosa abbia colpito il pullman della Juventus, se effettivamente dei sassi o altri oggetti contundenti. Nei video che circolano non si capisce e si vedono in modo nitido solo un paio di bottiglie. Evidenti, invece, i danni al mezzo: con un paio di vetri leggermente rotti. L’assalto al pullman, avvenuto durante il tragitto che portava la Juve allo stadio Maradona, tuttavia, non viene neanche menzionato nella relazione del giudice sportivo che, in compenso, menziona i tifosi della Juventus, appioppando al club una multa da 10mila euro, per i cori offensivi, lancio di fumogeni e bottigliette durante la partita di domenica sera. Il Napoli, invece, ne deve pagare 5000 per il lancio di petardi nel recinto di gioco. Del pullman non se ne parla. Il che è curioso, perché solo qualche settimana fa proprio un lancio di pietre contro un pullman (quello dei tifosi di Pistoia basket di ritorno da Viterbo) ha causato la morte di uno dei due autisti e suscitato una giustificata ondata di indignazione.
Chiellini: "Ne abbiamo viste di peggio"
Ma questa volta i vetri rotti del pullman della Juve non sono proprio citati dal giudice. E c’è una ragione. Il nocciolo della questione, infatti, è legato alla distanza dallo stadio del luogo dove è avvenuto il fatto e quanto abbia inciso sulla partita. Il pullman, infatti, non è stato colpito nelle strette vicinanze del Maradona, anche se si stava effettivamente dirigendo lì. Inoltre, l’attacco ha causato danni al mezzo dei bianconeri, ma non ha creato neassun problema ai giocatori. Almeno così è stato accertato e così ha detto anche Chiellini che ha smorzato molto la cosa durante l’intervista prepartita («Ne abbiamo viste di peggio», ha detto).
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