Trecentocinque presenze, scudetti e coppe, persino un campionato di Serie B. Se non sono i ricordi, a raccontare la juventinità di Alessandro Birindelli arrivano immediatamente in soccorso i numeri. Questa sera, da allenatore della sorprendente Pianese - squadra di un paesino in provincia di Siena, oggi ottavo in classifica in Serie C - affronterà la Next Gen, ritrovando amici, volti familiari, una parte di passato che non potrà mai dimenticare.
Alessandro Birindelli, oggi affronta la Juventus. Le fa ancora effetto? "Beh, è comunque qualcosa di particolare, considerata la storia vissuta". La sua Pianese è una delle sorprese della stagione di Serie C. "Stiamo vivendo sicuramente un momento positivo, soprattutto stiamo andando oltre le aspettative. Ma sappiamo anche questo: che bisogna battere il ferro fino a quando è caldo". Qual è allora l’obiettivo? "La nostra necessità è fare punti per la salvezza. E questa sera non sarà facile: affrontiamo i più forti".
Birindelli sfida la Juve Next Gen con la "sua" Pianese
Dunque per lei la Juve Next Gen è la migliore squadra del girone? "A prescindere dai risultati, si vede dal valore dei ragazzi che hanno. Presi singolarmente, sono tra i più bravi del campionato". Ha già sentito Pessotto? E Chiellini? "Sono spesso in contatto con Gianluca e sento anche Giorgio. Ma mettiamola così, pure con questa partita in arrivo: sarà bello vedersi direttamente al campo e salutarsi in quel momento". Ventuno punti fatti, ottavo posto. Il borgo di Piancastagnaio come reagisce ai vostri risultati? "Noi viviamo una situazione particolare, siamo in un paesino di 2500 persone. Certo, abbiamo una proprietà forte, ma bisogna fare anche i conti con la realtà. Per questo le dico che mantenere la categoria è la nostra missione. Poi faremo altri ragionamenti se dovessimo trovarci nelle condizioni giuste. L’importante è non fare il passo più lungo della gamba...".
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