TORINO - Da Tether l’offerta a Exor per quota controllo - arrivata a borsa chiusa nella serata di ieri - è chiara: 2,66 euro per azione. Il valore attuale della Juventus in borsa è pari a 2,19 euro per azione, dunque una valutazione più bassa rispetto all’offerta presentata da Tether. Negli ultimi sei mesi l’andamento del titolo del club è stato altalenante. Una condizione, in ogni caso, tipica delle società di calcio quotate in borsa. Le oscillazioni sono state legate all’andamento della squadra, al mercato e alle comunicazioni di natura finanziaria, ma il prezzo attuale è complessivamente sinonimo di stabilità. Dovuta alla solidità della proprietà e, più recentemente, all’aumento di capitale che Exor ha garantito: una somma pari a 97,8 milioni di euro, quasi un miliardo immesso dal 2019. Sono mancati soltanto i risultati sul campo, ma non il tempestivo intervento della proprietà nel momento del bisogno. E i momenti, soprattutto negli ultimi sei anni, sono stati tanti. Qualora Exor accettasse l’offerta presentata da Tether - in seguito al perfezionamento di un closing in questo momento considerato alla stregua di una chimera: Elkann non intende cedere la Juve e ha subito neutralizzato le voci alimentate a partire dalla serata di ieri - il colosso cripto promuoverà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sul restante capitale sociale della società allo stesso prezzo.
I dettagli tecnici
In che termini? Tramite, appunto, l’OPA, che è un’operazione di borsa mediante la quale una persona fisica o giuridica dichiara pubblicamente agli azionisti di una società quotata di essere disposta a comprare i loro titoli a un prezzo superiore a quello di borsa, per rafforzare il suo controllo sulla società. L’acquirente ha l’obbligo di darne preventiva comunicazione alla Consob. L’efficacia dell’offerta è vincolata al raggiungimento di un quantitativo minimo di titoli che vengono depositati presso intermediari autorizzati e vengono pagati dopo la scadenza del periodo di durata dell’offerta. La sostanza, in termini di quote, sarebbe la seguente. Tether recentemente è salita dal 10,7% all’11,5% del capitale sociale della Juventus. L’obiettivo della società del Ceo Paolo Ardoino è esplicitato nel comunicato di ieri: acquisire le quote di Exor all’interno del club bianconero, che ammontano al 65,4% (con un controllo totale legato al 79% dei voti). In questo modo, le quote di Tether salirebbero al 76,9%. Se il colosso cripto dovesse riuscire a completare la scalata - annunciata su “X” - la naturale ambizione potrebbe essere il delisting, ovvero la rimozione della società dalla borsa in cui è quotata. La curiosità, da proiettare sulla giornata di lunedì, è legata alla reazione dei mercati: il titolo in borsa può subire uno scossone, a maggior ragione in un contesto caratterizzato dalla cessione in atto di Stampa e Repubblica (e più diffusamente delle compagini facenti riferimento al gruppo Gedi), argomenti che stanno naturalmente catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica.
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