Messaggio recepito e memorizzato in agenda. La dirigenza della Juve ha raccolto i segnali arrivati in maniera diretta ed esplicita nei giorni scorsi dall’entourage di Davide Frattesi e sta valutando le possibili condizioni di un affare che - in caso di cambio di modulo e conseguente passaggio al 4-2-3-1 - potrebbe diventare decisamente interessante. Anche perché da sottopunta il calciatore romano potrebbe risultare, estremamente, congeniale al calcio spallettiano. Basti vedere l’impatto avuto da Davidino in Nazionale alle dipendenze del tecnico di Certaldo. I numeri in tal senso parlano chiaro come testimoniano i 7 gol realizzati in 22 presenze. Nessuno nell’anno e mezzo di gestione Spalletti ha fatto meglio di Frattesi in maglia azzurra. Mica male. Ecco perché il ricongiungento in bianconero stuzzica entrambe le parti. Tempo al tempo e un passo alla volta, ma l’idea resta sul tavolo e verrà discussa nelle festività natalizie. Attenzione però: l’eventuale mossa bianconera per il centrocampista della Nazionale non chiuderebbe la porta al possibile arrivo di un regista. In questo momento, infatti, le due questioni di mercato riguardanti la mediana juventina viaggiano su binari paralleli e non risultano strettamente vincolanti e collegate tra loro.
L'Inter chiede 35 milioni per Frattesi ma...
Ecco perché la pista legata al classe 1999 resta oggetto di valutazioni dalle parti della Continassa, al netto del fatto che si possa trovare una strada favorevole. Tradotto: i 35 milioni di valutazione della scorsa estate da parte dell’Inter vengono ritenuti eccessivi per un elemento ormai non più centrale nei piani nerazzurri, ma dinanzi a formule accattivanti i dialoghi potrebbero comunque entrare nel vivo. Va trovato l’incastro giusto. Magari attraverso la formula del prestito (anche oneroso) con diritto di riscatto che diventerebbe obbligo allo scattare di determinate condizioni come il raggiungimento di un tot numero di presenze da parte di Frattesi e soprattutto la contemporanea qualificazione Champions della Signora. La partecipazione alla competizione internazionale più importante rimane la condicio sine qua non per dialogare su acquisti a titolo definitivo. Senza l’Europa più prestigiosa, infatti, nel calcio di oggi non si cantano messe. Vale per tutti, a maggior ragione per i club nostrani che gravitano alla periferia dell’impero. Intanto però saranno decisive le prossime partite: se Chivu dovesse continuare a considerare Frattesi una riserva e neppure la principale a metà campo, la sensazione è che al 2 di gennaio (giorno di apertura della finestra di mercato invernale) la mezzala sarebbe pronta a guardarsi intorno per tornare protagonista altrove. E a quel punto anche per la stessa Juve la questione potrebbe diventare vantaggiosa, oltre che in discesa.
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