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Milan, Juve e Inter: ecco la proposta per fermare i prezzi folli del settore ospiti

Basta prezzi folli per il settore ospiti. A formalizzare la proposta di un tetto a 30 euro, discussa ieri in assemblea di Lega Calcio Serie A, è stato il Milan, e non è un caso che sia stata condivisa da Juventus e Inter. Freddina la risposta delle altre società, che sul pienone con le big ci guadagnano. Lo ha confermato Ezio Simonelli, prossimo a festeggiare il primo anno da presidente in una Lega tornata in armonia al suo interno e nei rapporti con la Federcalcio: «Abbiamo formato una commissione, che dovrà formulare una proposta. È un po’ bianco o nero: c’è chi fa notare che c'è il libero mercato, e chi come all’estero già esista un calmiere dei prezzi». Il grande fronte aperto in Lega è quello legato a Milan-Como, che per ora resta in calendario, sebbene con asterisco, il prossimo 8 febbraio a Perth: «Non è una questione chiusa - ha aggiunto Simonelli -. Mercoledì prossimo incontrerò Gianni Infantino a Doha, entro il giorno dopo capiremo cosa succederà». Il responso della Fifa è l’ultimo - dei sette - che manca per completare l’iter autorizzativo; nel mezzo c’è quello dell’Asian Football Confederation, a condizioni giudicate irricevibili: la partita dovrebbe giocarsi con arbitri locali e non come gara di campionato.

Le parole di Simonelli

«Forse è un abbaglio e come tale lo consideriamo, forse non si sono accorti che in Asia giochiamo da anni la Supercoppa, con arbitri italiani - ha aggiunto Simonelli -. Sono condizioni tanto impraticabili da essere nulle, riteniamo che sia un via libera tout court». Difficile che in Asia la pensino così, ma in Lega vogliono che sul punto si esprima la Fifa - piuttosto propensa a traccheggiare come avvenuto con la Spagna, che poi ha dovuto mollare per i tempi risicati -, per chiudere la partita. Se da Infantino (non così probabile: se non c’è lui dietro quello finto dell’Afc c’è la sua nemesi Ceferin) dovesse arrivare un sì, potrebbero cambiare le carte in tavola anche nel confronto con l'Asia. In caso di no dalla Fifa, invece, la questione tornerebbe sulle scrivanie dei club: non è escluso che il rifiuto sarebbe il primo passo verso un contenzioso legale, magari spalleggiati dalla Liga, anche se è troppo presto per dirlo.

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